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Sicurezza e qualità nella costruzione e nella manutenzione degli ascensori

Reggio Calabria, 14 aprile 2015 – Le modifiche della legislazione italiana in chiave comunitaria, al centro del seminario tecnico promosso da Anacam Calabria e ospitato nel Salone degli Industriali reggini.

Nuovo appuntamento promosso nella sede di Confindustria Reggio Calabria dall’Anacam, l’Associazione nazionale imprese di costruzione e manutenzione ascensori. “Abbiamo ritenuto necessario approfondire i temi della sicurezza e della qualità – ha spiegato nella sua introduzione il presidente dell’Anacam Calabria nonché presidente della sezione Meccanica ed impiantistica di Confindustria Reggio Calabria, Giuseppe Febert – e offrire un’opportunità di aggiornamento del quadro legislativo alla luce della normativa europea”.

Il primo profilo trattato da Luca Incoronato, direttore nazionale Anacam, è stato quello delle clausole vessatorie in materia di contratti di manutenzione. Poi sono state approfondite le modifiche in arrivo con il recepimento della direttiva 2014/33/UE, che riprende e aggiorna la direttiva 95/16/CE. “Le principali novità – ha spiegato Incoronato – riguardano la tracciabilità dei componenti di sicurezza e la documentazione alla fine dei controlli. Inoltre dallo scorso marzo è in vigore il D.P.R. 8/2015 che innova la legge di riferimento del settore, ossia il D.P.R. 162/1999, a seguito della procedura di infrazione avviata dalla Commissione europea a carico dell’Italia. Le modifiche riguardano l’equiparazione tra gli ascensori in servizio pubblico e quelli in servizio privato dal punto di vista degli adempimenti per la messa in esercizio, la progettazione e la regolamentazione relativa alla documentazione ufficiale per essere autorizzati all’installazione di ascensori in deroga (con fossa o a testata ridotta). Su edifici nuovi, tale installazione deve essere autorizzata direttamente dal ministero e solo per impedimenti geologici. Tra le novità anche l’allungamento della lista di organismi autorizzati ad eseguire le verifiche periodiche, anche non collaudatori, sugli ascensori”.

In tema di sicurezza è intervenuto anche Bruno Vusini, amministratore delegato di Amc Instruments, società spin off del Politecnico di Torino. “Attraverso un innovativo dispositivo rileviamo se le funi a trazione degli ascensori siano buone, da monitorare o da sostituire. Il principio applicato è quello del controllo magneto – induttivo e le percentuali di scarto, rispetto ai metodi tradizionali, sono notevoli”. “Quella attuale è un’intensa fase di aggiornamento – ha spiegato Paolo Tattoli, presidente della Commissione Ascensori dell’Uni – non solo in tema di UNI 10411 ma anche in tema di normativa En 81 – 1 e En 81 – 2, ancora in vigore fino al 31 agosto 2017. I cambiamenti più significativi contenuti nelle due nuove norme di riferimento, En 81 – 20 e En 81-50, attengono al vano di corsa, alle porte di piano e di cabina, alla cabina, all’impianto e alle apparecchiature elettriche”. “E’ necessario progettare le strutture portanti funzionali all’istallazione degli ascensori – ha spiegato infine Antonio Morabito, funzionario del Servizio tecnico regionale – secondo quando previsto dal dpR 380/2001 e dalle norme tecniche sulle costruzioni del 2008. Importanti sono le fasi dell’accettazione dei materiali (acciaio e calcestruzzo) in cantiere, dell’utilizzo, dei controlli e della documentazione da fornire al cliente”.

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