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Confindustria riparte da Gioia Tauro

Alla presenza del numero uno degli industriali italiani Vincenzo Boccia e degli imprenditori calabresi e siciliani, la sala consiliare del Comune di Gioia Tauro ha ospitato le Pre Assise per il Sud di Confindustria. L’evento ha rappresentato una tappa di avvicinamento in vista delle assise generali che la stessa Confindustria celebrerà il prossimo 16 febbraio a Verona.

La scelta della sede del Comune di Gioia Tauro, commissariato per mafia, non è stata casuale, ma fortemente voluta dal Presidente di Unindustria Calabria Natale Mazzuca che, nel ringraziare il collega Boccia e lo staff di presidenza e di direzione presenti all’appuntamento in Calabria, ha ribadito: “Confindustria è contro la criminalità e l’illegalità in ogni sua forma o declinazione. La legalità è nel DNA degli imprenditori che amano in proprio lavoro ed il territorio in cui operano. E’ importante riportare l’attenzione su uno dei luoghi strategici per lo sviluppo dell’intero territorio calabrese e del Mezzogiorno. Gioia Tauro può dare una risposta ai tanti problemi che ci sono in questa regione a cominciare dai vantaggi derivanti dall’istituzione della Zes che rappresenta un grande driver per stimolare tutte quelle imprese che credono nella Calabria e desiderano rimanere a investire qui. E’ necessario che la classe politica compia un ulteriore sforzo per far recuperare al porto e all’intera area industriale di Gioia Tauro la propria naturale centralità all’interno del Mediterraneo. Il Mezzogiorno ha bisogno di interventi più efficaci, la madre di tutte le riforme è senza dubbio la sburocratizzazione e una maggiore semplicità nel rapporto tra pubblica amministrazione e tessuto sociale e produttivo. Vogliamo, in altre parole, un paese normale”.

Il benvenuto nella Sala del Consiglio comunale intitolata al Giudice Scopelliti, sede simbolo della lotta alla criminalità e malaffare, è stato dato dalla Commissione Straordinaria rappresentata dai Viceprefetti Franca Tancredi e Vito Turco e dal Funzionario Dottor Bernardino Nuovo.

“Ringrazio Unindustria Calabria e, soprattutto, il presidente Boccia per la grande attenzione e il sostegno dimostrati nei confronti di questo territorio – ha spiegato in apertura dei lavori, il presidente di Confindustria Reggio Calabria, Giuseppe Nucera – e ringrazio, inoltre, i tanti imprenditori presenti a questi lavori, segno evidente della voglia di protagonismo e della consapevolezza che caratterizzano il tessuto produttivo locale sui temi dello sviluppo e della crescita”.

“Oggi ho ascoltato molte proposte utili e interessanti – ha detto il presidente nazionale di Confindustria, Vincenzo Boccia – di una parte importante di un Sud che vuole reagire attraverso una dimensione altamente simbolica come quella di Gioia Tauro. Ripartire da quest’area significa porre al centro due questioni importantissime, quella della legalità e quella del rilancio infrastrutturale. Questo paese non deve lasciare nessuno indietro e questo territorio ha tutte le carte in regola per diventare un laboratorio sperimentale per l’attrazione di nuovi investimenti e in cui la questione industriale diventa centrale. La nostra linea è chiara, crediamo che non si debbano toccare le misure per il lavoro come il jobs act o gli strumenti del pacchetto Industria 4.0, i cui effetti sull’economia reale sono evidenti, più 30% di investimenti privati, più 7% di export. La politica deve essere misurata dai risultati sull’economia reale e alcuni provvedimenti stanno producendo effetti concreti. Non abbiamo tempo per fare i conti con una società ideologica, occorre essere pragmatici e far prevalere buon senso. Gioia Tauro è un sito strategico e dalle grandi potenzialità, dopo l’allargamento del canale di Suez e la pianificazione da parte della Cina delle rotte della seta, quest’area può diventare un motore di sviluppo per l’intero Paese. Un Paese che deve rifiutare l’idea di essere periferia dell’Europa ma essere centrale tra il continente e il Mediterraneo. Il 16 febbraio nel corso delle assise di Verona affronteremo chiaramente i contenuti dei programmi politici. Riteniamo che ci siano sul tavolo molte proposte ma occorre fare i conti con il nodo risorse, definendo le priorità che il Paese vuole affrontare. L’idea che porteremo a Verona sarà proprio l’idea di visione del Paese in cui si cambia il paradigma di pensiero, cioè prima si decide quali effetti sull’economia si vogliono realizzare e poi si individuano provvedimenti e risorse”.

Sono stati numerosi gli interventi degli imprenditori in questo appuntamento nazionale di Confindustria. Un confronto puntuale sui tanti temi che interessano l’imprenditoria del Paese.

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