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Coronavirus: emergenza sanitaria ed economica

L’epidemia da coronavirus ha in pochi giorni stravolto la vita di persone, famiglie, imprese e l’agenda politica del Governo e delle Regioni, sia quelle più gravemente colpite che quelle più lontane dai focolai del Nord Italia.

Senza inutili allarmismi è evidente la delicatezza del momento sia dal punto di vista della emergenza sanitaria che delle ricadute sul piano economico e sociale.

“Condividiamo pienamente le proposte fatte al Governo dal Presidente di Confindustria, Boccia, che ha evidenziato chiaramente come in un momento nel quale c’è un potenziale effetto recessivo su tutto il Paese non serve un piano di emergenza ma un piano straordinario che compensi l’arretramento che arriverà” ha dichiarato il Presidente di Confindustria Crotone, Mario Spanò.

Il turismo e l’export sono destinate a pagare un prezzo molto alto a causa dell’effetto domino generato dal virus. Servono misure di supporto alle imprese: alcuni interventi sono stati adottati ma non sono ancora sufficienti per aiutare le nostre aziende a reggere l’impatto.

Per contrastare l’inevitabile calo della domanda serve un impegno straordinario sul sistema infrastrutturale e gli investimenti pubblici, con regole semplificate per spendere in tempi brevi le risorse che sono state già stanziate.

“Nel nostro territorio da anni discutiamo di progetti e risorse per i quali non si riesce ancora ad arrivare alla fase di cantierizzazione: non era tollerabile fino a un mese fa e non è ormai più rinviabile alla luce della inversione a U determinata dal Coronavirus. Chiediamo alla Presidente Santelli di prendere in mano i dossier più urgenti di tutti i territori ed i principali nodi infrastrutturali regionali per fare squadra e definire una strategia d’azione comune a tutto il territorio regionale che porti in tempi brevi alla spesa delle risorse stanziate”, ha sottolineato il Presidente Spanò.

Antica Kroton e Contratti istituzionali di sviluppo sono solo due degli strumenti a disposizione del territorio crotonese.

Su Antica Kroton, secondo Spanò è determinante il ruolo della Regione che può riattivare il tavolo di coordinamento costituito nel 2018 tra Regione, Comune e Mibact. “Chiediamo ai soggetti attuatori di valutare ogni utile forma di collaborazione anche con Agenzie nazionali al fine di agevolare e supportare le amministrazioni locali nella gestione di un progetto così complesso”.

Sui Contratti istituzionali di sviluppo è necessario riprendere i lavori avviati a settembre scorso dal soggetto attuatore, Invitalia, per valutare i progetti presentati dalle amministrazioni locali e definire l’idea strategica alla base del Contratto. “Serve un impegno corale da parte della Regione e delle Amministrazioni locali per fare in modo che le risorse gestite da Invitalia vengano spese in tempi brevi ed in maniera efficace per realizzare interventi coerenti con un’idea strategica che nel nostro territorio non può che sposare la valorizzazione delle identità culturali, paesaggistiche ed enogastronomiche, in chiave turistica”, ha sottolineato Spanò.

Su porto ed aeroporto, serve una visione strategica condivisa tra Ministero, Enti nazionali, Autorità locali, Regione e Comuni, una operatività più snella ed efficace per presidiare i processi in corso, ad esempio il recente stop della procedura per il bando sugli oneri di servizio a favore dello scalo aeroportuale crotonese, e per dare contenuti concreti agli scenari di sviluppo ipotizzati sul porto di Crotone con il Masterplan della CCIAA.

“E’ opportuno mettere da parte sterili polemiche ed agire come sistema in maniera operosa e responsabile per fronteggiare seriamente una fase storica molto delicata”, conclude il Presidente di Confindustria Crotone.

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