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DL “Misure urgenti in materia di accesso al credito e rinvio di adempimenti per le imprese, nonché di poteri speciali nei settori di rilevanza strategica e di giustizia”

Approvato dal Governo il decreto legge recante “Misure urgenti in materia di accesso al credito e rinvio di adempimenti per le imprese, nonché di poteri speciali nei settori di rilevanza strategica e di giustizia” che contiene, secondo uno schema in linea con quanto proposto da Confindustria, diverse misure per sostenere la liquidità delle imprese italiane danneggiate dall’emergenza e per rafforzarne le attività di esportazione e internazionalizzazione.

Si tratta di misure di garanzia e assicurazione crediti che riguardano imprese di tutte le dimensioni. Per le piccole e medie imprese, la garanzia sui prestiti rimane al 100% e fino a 25 mila euro non ci sarà bisogno di alcuna valutazione del merito creditizio. Previsto anche il potenziamento del Golden Power.

Ad un primo esame, il cosiddetto “Decreto Liquidità” destina 400 miliardi di euro per offrire ulteriore supporto alle imprese:

  • 200 miliardi di euro per il mercato interno con garanzia per prestiti fino al 90% garantiti dallo Stato senza limiti di fatturato, per tutte le tipologie di imprese. Si potrà arrivare ad ottenere fino al 25% del fatturato o fino al doppio del costo del personale con un sistema di erogazione molto semplice e diretto al sistema bancario;
  • 200 miliardi destinati al sostegno dell’export e dell’internazionalizzazione delle imprese, con un rafforzamento del ruolo di Sace.

Fra le principali misure, compare la sospensione di “vari pagamenti fiscali, contributivi e alcune ritenute” che cadono tra i mesi di aprile e maggio. I versamenti sospesi, senza applicazione di sanzioni ed interessi, andranno effettuati in un’unica soluzione entro il 30 giugno 2020 o mediante rateizzazione fino a un massimo di 5 rate mensili di pari importo a decorrere dal medesimo mese di giugno 2020.

Più nello specifico, le misure prevedono:

  1. una copertura fino al 100% per prestiti fino a 25.000 con una procedura priva di vincoli e valutazioni andamentali;
  2. copertura al 90% per prestiti fino a 800mila euro. Sarà possibile ottenere una garanzia del 100% con l’intervento dei Confidi che interverranno per garantire l’ulteriore 10%;
  3. per i prestiti fino a 5 milioni la garanzia si fermerà al 90%.

In entrambi questi ultimi due casi, non sarà necessaria la valutazione andamentale, ovvero, si procederà senza esaminare la puntualità dell’impresa nei pagamenti e nei rientri e la sua posizione nella centrale rischi.

FONDO CENTRALE DI GARANZIA

La dotazione del Fondo Centrale di Garanzia viene elevata a 7 miliardi. Sarà così possibile sostenere in misura ulteriore le aziende che hanno maggiori difficoltà a fornire adeguate garanzie per i prestiti. I tassi di interesse saranno pari a zero. Considerate le risorse già stanziate e i nuovi stanziamenti annunciati, il Fondo potrebbe arrivare a garantire nel 2020 finanziamenti per circa 65 miliardi.

LA GARANZIA DI SACE

Il nuovo fondo concederà garanzie fino 200 miliardi di euro, di cui almeno 30 miliardi a supporto delle piccole e medie imprese. Viene modificato il funzionamento dell’intervento di SACE a copertura dei rischi non di mercato per potenziare il sostegno pubblico all’esportazione delle imprese. L’intervento introduce un sistema di coassicurazione in base al quale gli impegni derivanti dall’attività assicurativa di SACE sono assunti dallo Stato fino al 90%, liberando in questo modo, secondo le stime fornite dal Governo, fino a ulteriori 200 miliardi di risorse da destinare al potenziamento dell’export. Non potranno chiedere il prestito le aziende che distribuiscono dividendi.

La garanzia di Sace coprirà tra il 70% e il 90% dei prestiti, secondo le dimensioni dell’impresa:

  1. 90% e con procedura semplificata per le imprese con meno di 5.000 dipendenti in Italia e fatturato sotto 1,5 miliardi;
  2. 80% per le imprese con oltre 5.000 dipendenti e fatturato fra 1,5 e 5 miliardi;
  3. 70% per chi ha fatturato sopra i 5 miliardi.

Lo schema contenuto nel decreto imprese, vincola la garanzia allo stop ai dividenti per 12 mesi ed alla destinazione del finanziamento per sostenere spese correnti.

GOLDEN POWER

Attraverso il potenziamento del golden power si tutelano le imprese italiane da eventuali scalate straniere. Il Governo potrà così controllare eventuali scalate ostili, non solo nei settori tradizionali delle infrastrutture critiche e della difesa, ma anche in quello finanziario, creditizio, assicurativo, energia, acqua, trasporti, salute, sicurezza alimentare, intelligenza artificiale, robotica, semiconduttori, cybersicurezza. Oltre che agli eventuali tentativi di acquisizione dell’intera aziende il golden power si estende anche agli acquisti di partecipazioni superiori al 10%.

In generale si tratta di un complesso di misure volte a coprire imprese di tutte le dimensioni con coperture di garanzia elevate. Le coperture variano dal 100% al 70% in funzione della dimensione delle imprese e della tipologia di operazione. Per le PMI e le mid cap le garanzie variano dal 100% (copertura prevista solo per PMI e importi contenuti) al 90%. Per le grandi imprese le coperture variano dal 90% al 70%.

Appena sarà disponibile il testo del provvedimento – che contiene anche diversi interventi in materia fiscale e contabile, fallimentare e societaria e della giustizia – seguirà una ulteriore nota di descrizione e commento delle misure.

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