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Taglio costo lavoro al Sud. Natale Mazzuca (vicepresidente Confindustria): interventi su Zes e zone industriali

Dare priorità al rilancio del Sud. Sono al vaglio del Governo diverse proposte per definire gli interventi per la ripresa dell’economia del Paese, che non può prescindere da una attenzione concreta al Mezzogiorno.

Il quotidiano “La Sicilia” approfondisce oggi il tema, con un articolo a firma del giornalista Michele Guccione che, partendo dall’idea del ministro Giuseppe Provenzano di un taglio del costo del lavoro del 30% progressivo fino al 2030 per i nuovi assunti, iniziativa già rilanciata dal ministro per le Regioni, Francesco Boccia, intervista, tra gli altri, il vicepresidente di Confindustria per l’Economia del mare, Natale Mazzuca che sottolinea “il Recovery Fund rappresenta un’opportunità imperdibile. Occorre programmarne l’impiego in maniera tempestiva, lungimirante ed efficace. Scuola, salute, infrastrutture, innovazione ed attrazione degli investimenti sono le macro direttrici già tracciate. Occorre declinarli con cura e senza facili tentazioni egoistiche, tendendo all’equilibrio socio economico del Paese come condizione necessaria per dare avvio ad una nuova stagione di crescita. Il nodo è il Mezzogiorno – analizza Mazzuca – ed appare di particolare interesse l’ipotesi di lavoro anticipata dal ministro Provenzano che, oltre al rilancio degli investimenti pubblici, prevede una fiscalità di vantaggio a favore della creazione di nuove opportunità di lavoro: qualificate, stabili e durature”.

Il vicepresidente Mazzuca aggiunge altre priorità. “Un ulteriore elemento di valenza strategica assoluta sono le Zes, che possono rappresentare uno strumento decisivo a favore dello sviluppo della rete portuale nazionale, per rilanciare le economie territoriali e quella nazionale, oltre che per attrarre e sviluppare nuovi investimenti. Nei fatti, questi strumenti non riescono ancora a decollare anche a causa dell’approssimazione con la quale sono stati introdotti. Si tratta di un’opportunità che non è possibile sprecare e che si ha il dovere di cogliere in maniera compiuta. E’ necessario fare una ricognizione della regolamentazione sin qui adottata, individuare le criticità e risolverle rapidamente”.

La Sicilia, 29.7.2020

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