Notizie flash – Unindustria Calabria https://www.unindustriacalabria.it Fri, 23 Feb 2024 15:39:31 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.3.3 Consegnati in Confindustria Cosenza i riconoscimenti della Cassa Edile Cosentina alle imprese virtuose per il 2023 https://www.unindustriacalabria.it/2024/02/23/consegnati-in-confindustria-cosenza-i-riconoscimenti-della-cassa-edile-cosentina-alle-imprese-virtuose-per-il-2023/ Fri, 23 Feb 2024 15:39:31 +0000 https://www.unindustriacalabria.it/?p=23373 Consegnati dalla CASSA EDILE COSENTINA i riconoscimenti “Awards 2023” a numerosi imprenditori della provincia, meritevoli di aver intrattenuto ottimi rapporti con l’ente.

A consegnare gli attestati il presidente della Cassa Edile Santino Alessio, coadiuvato dal direttore Luciano Belmonte, con i rappresentanti dei sindacati Pasquale Costabile (Filca Cisl), Roberto Pisani (Fillea Cgil) e Andrea De Siri (Feneal Uil), il presidente di Confindustria Cosenza Giovan Battista Perciaccante ed il presidente di Ance Cosenza Giuseppe Galiano, il past presidente Raffaele De Rango.

Quattro le tipologie di riconoscimenti assegnati: Fair Play, Top Player Impresa, Dream Team, Sprint.

Il premio “Fair Play”, destinato alle imprese regolari che denunciano da più mesi senza sospensione è andato a: A.D. Costruzioni Snc di Algieri & Donnis, Cauteruccio Costruzioni Srl, Coccimiglio C. e C. srl, Costruzioni Mario De Rosa Srl, Edil San Nicola Piccola Società Cooperativa, Edilscavi Srl, F.lli Lombardi Srl, Gifra di Salituro Giampiero, Ital Costruzioni Snc, Parise F.lli Snc, Perciaccante Alfredo e C., Perri Alessandro, Scarcella Giuseppe, Sposato Domenico, Sprovieri Srl, Vitarelli Antonio.

“Top Player Impresa”, il premio dedicato alle imprese con il maggior numero di ore lavorate per lavoratore, è stato attribuito a A.D. Costruzioni Snc di Algieri & Donnis, ATR Costruzioni Srl, B.R.R. Srl, Baffa Francesco, Barletta Sandro Michele, Calabrese Giuseppe, Co.Ge.Ca Costruzioni Generali Calabresi Sas di Perrone A. & C., Cos.In.Cal., Edil 2M Costruzioni Srl, Edil Galven Srl, Edil Global Sud Snc di Graziano Francesco & C., Edil Parrilla Srl, Edil Ro.Os. di Rovella Maurizio e C. Sas, Edilcasa di Visconte Ciriaco, Edilmont Srl, Edilscavi Srl, EGP Costruzioni Srl, F.lli Cipolla Srl, GBL Costruzioni Sud Srl, G.F.C. Costruzioni Srl, G.R. Decor di Rinaldi Gino, Genovese Costruzioni Srl, Land Srl, Meridiana Domus Srl, Multiservice di Altomare Silvio, Perri Alessandro, Savigi Costruzioni Srl, Scaramuzzo Ciro, Scarcella Giuseppe, So.Co.Sa. Società Costruzioni Savino Srl, Socofer Srl, Spagna Nicola, Sposato Domenico, Sprovieri Srl, Tecnoedil Sas di Sposato F. e Braile V. & C.

Alle imprese regolari nell’esercizio corrente che hanno versato la maggiora contribuzione integralmente versata è stato consegnato il premio “Dream Team”: 3G Costruzioni Srl, Calabro Inerti Srl, Cima Costruzioni Generali srl, Edil 2M Costruzioni Srl, Egea Global Services Srl, F.lli Lombardi Srl, G.F.C. Costruzioni Srl, Giafra Srl, Ital Costruzioni Snc, L.S.I. Lavori Stradali e Idraulici Srl, Le Fosse Costruzioni Srl, Manelli Impresa Srl, Mirabelli Gianfranco, Mirabelli Mariano Srl, Murano Srl Costruzioni Generali, Palitalia Srl, Sprovieri Srl, Tirreno Bitumi Srl.

Per la categoria “Sprint” sono state premiate le imprese che hanno versato le contribuzioni alla Cassa Edile con una media mensile di almeno 5 giorni di anticipo senza rateizzazioni in corso. Il riconoscimento è andato a Cascardo Luigi Srl, Co.Ce.R. Costruzioni Srl, Cos. In. Cal., De Vuono Costruzioni Srl, Di Lionardo Antonio, Edil San Nicola Piccola Società Cooperativa, Edil Service Calabra Srl, Edilcasa di Visconte Ciriaco, Ellepi Srls, Gallo Erminio, Giafra Srl, Just in Business SpA, Mirabelli Gianfranco, Rizzuto Srl, So.Co.Sa. Società Costruzioni Savino Srl, Socofer Srl, Spagna Nicola, Vitarelli Antonio.

La cerimonia di consegna si è svolta presso la sede di Confindustria Cosenza, in occasione dell’Assemblea privata di Ance Cosenza che ha provveduto a rinnovare i propri organismi, eleggendo l’imprenditore Giuseppe Galiano alla carica di presidente per il quadriennio 2024-2028.

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Congiuntura Flash – Inizio 2024 con tassi alti più a lungo e petrolio più caro, ma maggior fiducia e servizi in espansione https://www.unindustriacalabria.it/2024/02/19/congiuntura-flash-inizio-2024-con-tassi-alti-piu-a-lungo-e-petrolio-piu-caro-ma-maggior-fiducia-e-servizi-in-espansione/ Mon, 19 Feb 2024 14:50:48 +0000 https://www.unindustriacalabria.it/?p=23341 Inizio 2024 tra luci e ombre: tassi alti più a lungo e petrolio più caro, ma maggior fiducia e servizi in espansione.

Ampio il divario di inflazione Italia-Eurozona, si allungano i tempi per il taglio dei tassi di interesse.

Investimenti: nella seconda metà dell’anno è atteso meno freno dal credito ma ora è urgente accelerare sul PNRR.

In Italia, per il lavoro gli indicatori sono in miglioramento, per i consumi finora ci sono segnali misti.

I servizi trainano, per l’industria sembra avvicinarsi lo stop al calo, l’export è in ripresa ma tra nuovi rischi. Stagnazione nell’Area euro, negli USA segnali di frenata, mentre la Cina è in espansione.
Questi i principali risultati dell’indagine “Congiuntura flash” realizzata dal Centro Studi Confindustria, consultabile al link https://www.confindustria.it/home/centro-studi/temi-di-ricerca/congiuntura-e-previsioni/dettaglio/congiuntura-flash-febbraio-2024

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Il Codice Atlantico di Leonardo porta il Made in Italy oltreoceano https://www.unindustriacalabria.it/2024/02/19/il-codice-atlantico-di-leonardo-porta-il-made-in-italy-oltreoceano/ Mon, 19 Feb 2024 08:33:25 +0000 https://www.unindustriacalabria.it/?p=23322 “Era il 7 giugno dell’anno scorso quando in questa sede abbiamo presentato il progetto e abbiamo spiegato il perché della scelta di Leonardo come ambasciatore del far bene italia-no e del futuro. Questo docufilm sarà presentato il 15 marzo a Washington alla Martin Luther King Library, proprio su richiesta americana, per il riconoscimento del suo valore e del raggiungimento dell’obiettivo che ci eravamo posti: costruire un ponte tra popoli e continenti, stimolare il genio e la manualità, cosa che si è persa”.

Così il Presidente Carlo Bonomi a Milano per la proiezione del documentario Atlantico e la presentazione dell’asta benefica di Dolce&Gabbana a favore della Biblioteca Ambrosiana dedicata a 12 foulard ispirati alle tavole di Leonardo da Vinci selezionate per la mostra ‘Imagining the future. Leonardo da Vinci: In the mind of an Italian genius’ svoltasi a Washington Dc.

La mostra su Leonardo Da Vinci a Washington “ha lasciato un segno molto forte di quel ponte che noi volevamo costruire ed è stato un modo inedito di presentare oltre oceano l’industria italiana. Un evento storico: per la prima volta il pubblico americano ha potuto ammira-re una mostra monografica di questo eccezionale artista del Rinascimento. E il documentario, dal titolo Atlantico, è un modo per far vivere la mostra anche oltre i tre mesi di esposizione e di riflettere sul suo impatto sulla società americana.

La prima presentazione è stata a Roma, al Maxxi, il 27 ottobre, in occasione della 18esima Festa del Cinema. Ieri si è tenuta una proiezione a Milano, presso la Veneranda Biblioteca Ambrosiana. Nell’occasione Dolce&Gabbana ha annunciato, insieme a Finarte, l’asta di beneficenza a favore della Veneranda Biblioteca Ambrosiana di 12 foulard di Alta Sartoria, pezzi unici, rifiniti a mano e creati su ispirazione delle 12 tavole della mostra; gli altri sponsor dell’esposizione sono stati Intesa Sanpaolo, Ita Airways, 24Ore Cultura, Dompé Farmaceutici, Pirelli, Trenitalia.

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Market test dedicato alla domanda di idrogeno a cura di Snam e Confindustria https://www.unindustriacalabria.it/2024/02/05/market-test-dedicato-alla-domanda-di-idrogeno-a-cura-di-snam-e-confindustria/ Mon, 05 Feb 2024 14:08:14 +0000 https://www.unindustriacalabria.it/?p=23265 Snam, con il supporto di Confindustria, lancerà ufficialmente a partire dal 7 febbraio un market test sulla domanda di idrogeno in Italia e, in collaborazione con Eni, una raccolta di manifestazioni di interesse non vincolanti per il trasporto e lo stoccaggio di CO2 presso il sito di Ravenna, nell’ambito del progetto di carbon capture and storage (CCS) lanciato nei mesi scorsi.

Le iniziative si inseriscono nel più ampio quadro di attività di Snam volte a supportare la transizione energetica del Paese. La sinergia con Confindustria consentirà di individuare e approfondire con le diverse realtà manifatturiere ed energivore associate due mercati strategici per il perseguimento degli obiettivi di decarbonizzazione italiani ed europei. Le informazioni raccolte saranno, pertanto, rese disponibili alle Istituzioni coinvolte nella definizione del quadro normativo e regolatorio di riferimento, e costituiranno un importante riferimento per pianificare lo sviluppo delle filiere dell’idrogeno e della CCS in Italia.

In uno scenario energetico come quello attuale, sicurezza e transizione energetica sono due lati di una stessa medaglia. Snam, oltre a garantire forniture continue di energia, è impegnata quotidianamente nello sviluppo di un sistema italiano ed europeo che traguardi il trasporto di molecole decarbonizzate”, ha commentato Piero Ercoli, Executive Director Decarbonization di Snam. “Con il lancio del market test dedicato all’idrogeno e della raccolta di manifestazioni di interesse per il progetto CCS di Ravenna, vogliamo confermare il ruolo centrale di Snam nel facilitare il raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione del Paese tenendo in considerazione le caratteristiche del nostro tessuto industriale”.

“Gli eventi straordinari che si sono susseguiti negli ultimi anni hanno messo prepotentemente in risalto i temi dell’indipendenza strategica e della sicurezza energetica nazionale ed europea, rendendo indispensabile l’adozione di nuove soluzioni in grado di conciliare gli obiettivi di sostenibilità ambientale con quelli di politica industriale e di stabilità socioeconomica”, ha aggiunto Raffaele Langella, Direttore Generale Confindustria. “La risposta a queste esigenze per il nostro Paese passa anche dalla costruzione di un mix energetico basato sulla complementarità di diverse soluzioni tecnologiche, compreso l’idrogeno rinnovabile e la CCS. Auspichiamo che questa iniziativa agevoli il percorso di transizione energetica facendo leva sugli investimenti in ricerca, per mettere a segno contemporaneamente tre diversi obiettivi: la decarbonizzazione, la competitività e la sicurezza degli approvvigionamenti”.

Per il raggiungimento dei target europei, la realizzazione di progetti di decarbonizzazione necessita di pragmatismo e sinergie fra gli operatori del comparto energetico, fondamentali per intercettare i bisogni reali del tessuto industriale, del trasporto e civile del territorio.  Entrambe le iniziative saranno presentate attraverso un webinar dedicato, che si svolgerà alle ore 11 del 7 febbraio e che si potrà seguire all’indirizzo https://snam-2024.ambientivirtuali.it/register.php.

Le attività termineranno il 5 aprile e i risultati verranno condivisi in forma aggregata entro il terzo trimestre del 2024.

In particolare, il market test dedicato all’idrogeno ha l’obiettivo di raccogliere dati e informazioni tecniche ed economiche per approfondire lo stato attuale e prospettico relativo al consumo e alla produzione, sia come vettore energetico che come materia prima. Tali informazioni serviranno a valutare inoltre il grado di allineamento del mercato con i target nazionali ed europei.

La raccolta di manifestazioni di interesse per il trasporto e lo stoccaggio di CO2 presso il sito di Ravenna è pensata con il fine di informare gli stakeholder circa il progetto Ravenna CCS sviluppato in joint venture paritetica da Eni, operatore, e Snam, raccogliendo alcuni dati di base sugli emettitori interessati e, in maniera non vincolante, il loro interesse per questa soluzione di decarbonizzazione. Sulla base dei dati raccolti, che si andranno ad aggiungere a quanto già disponibile, Eni e Snam potranno ottimizzare lo sviluppo del progetto, con particolare focus sulle modalità e soluzioni di trasporto della CO2.

Tutte le informazioni sull’iniziativa sono disponibili nella pagina dedicata del sito Snam https://www.snam.it/it/i-nostri-business/idrogeno/market-test-idrogeno-e-CCS.html

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B7 ITALY a Guida Confindustria, al via i lavori con la prima riunione dell’Advisory Board presieduto da Emma Marcegaglia https://www.unindustriacalabria.it/2024/01/29/b7-italy-a-guida-confindustria-al-via-i-lavori-con-la-prima-riunione-delladvisory-board-presieduto-da-emma-marcegaglia/ Mon, 29 Jan 2024 10:01:25 +0000 https://www.unindustriacalabria.it/?p=23215 Il “B7 Italy 2024: Leading the Transitions Together”, la cui organizzazione è affidata a Confindustria, ha avviato il suo percorso con la prima riunione dell’advisory board, guidato da Emma Marcegaglia, incaricata dal Presidente Carlo Bonomi.

Emma Marcegaglia, in qualità di B7 Chair, presiede i lavori coordinando il dialogo con i vertici delle confederazioni industriali dei G7 e avvalendosi di due organi consultivi – uno nazionale ed uno internazionale – composti da CEOs di alto profilo e del supporto professionale di Deloitte Italia in qualità di unico Knowledge Partner del progetto e di Business at OECD (BIAC) e della International Organization of Employers (IOE) in qualità di Network Partner.

La riunione dell’advisory board, composto da alcuni tra i principali leader delle imprese italiane, è stata seguito dall’incontro tra i membri dell’high level group di cui fanno parte i presidenti delle organizzazioni imprenditoriali G7 e autorevoli ceo dei diversi Paesi. È stato un confronto sulle priorità dell’agenda B7 che si articolano su quattro assi: l’impatto dell’incertezza globale sulle catene globali del valore; le transizioni climatica, energetica ed ambientale; le opportunità poste dalla data economy e dalle tecnologie digitali; le sfide legate alla valorizzazione dei talenti nel mercato del lavoro; ed una quinta priorità trasversale, le sfide dell’intelligenza artificiale.

“Le riflessioni dell’industria – ha commentato la B7 chair, Emma Marcegaglia – possono apportare grande valore aggiunto alla presidenza italiana di questo importante G7, che si tiene in una congiuntura geopolitica particolarmente complessa e vede il mondo delle imprese affrontare sfide epocali. Sulla base della mia esperienza di Chairwoman del B20 Italy del 2021, ritengo che il confronto diretto con i vertici delle aziende sia un asset prezioso per la loro conoscenza ed esperienza sul campo. Il lavoro che ci aspetta nei prossimi mesi sarà impegnativo ed è finalizzato ad una dichiarazione finale contenente raccomandazioni di policy concrete e pragmatiche sulle priorità per l’industria dei G7″.

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Congiunturta flash a cura del Centro Studi Confindustria a gennaio 2024 https://www.unindustriacalabria.it/2024/01/23/congiunturta-flash-a-cura-del-centro-studi-confindustria-a-gennaio-2024/ Tue, 23 Jan 2024 09:11:25 +0000 https://www.unindustriacalabria.it/?p=23173 Inizio 2024 con nuove tensioni e rischi, dopo un fine 2023 con buoni segnali, soprattutto nei servizi. Inflazione bassa in Italia, non ancora in Europa, e tassi attesi in calo, ma per ora il credito è più caro. Investimenti meno negativi, ma consumi incerti, mentre cresce il lavoro. Servizi in risalita, ma nell’industria un brusco calo e prospettive incerte per l’export italiano di beni. Nell’Eurozona ritmi divergenti, negli USA qualche segnale di frenata, mentre va bene la Cina.

Il Centro Studi Confindustria propone una ricerca sull’economia italiana e internazionale secondo cui:

– Il 2024 si è aperto con ulteriori rischi per i flussi commerciali, dovuti alla forte riduzione dei transiti nel canale di Suez per gli attacchi del gruppo yemenita degli Houti. I prezzi di gas e petrolio non ne hanno risentito finora, ma restano alti: a gennaio 31 €/mwh e 78 $/barile. A fine 2023 il PIL italiano potrebbe essere andato meglio dell’atteso: ripartiti servizi e costruzioni, ma l’industria resta debole; inflazione ai minimi, solo in Italia. I tassi quindi potrebbero rimanere alti ancora per alcuni mesi.

– Inflazione bassa in Italia, non ancora in Europa. L’inflazione italiana è scesa ancora a dicembre (+0,6% annuo, da +0,7%). È balzata, invece, in Germania (+3,8% da +2,3%) e Francia (+4,1% da +3,9%), tanto che nella media Eurozona è risalita al +2,9% (da +2,4%). Il divario è spiegato soprattutto dalle diverse traiettorie dei prezzi energetici, che ora calano molto di più in Italia (-24,7%) che in Europa (-6,7%), a causa di un “effetto base” avverso in Germania (dove il Governo li aveva frenati molto a dicembre 2022). Contano anche i prezzi core di beni e servizi, che proseguono ovunque la frenata, ma in Italia sono già tornati appena sotto il +3,0%, mentre nell’Area mantengono un maggior ritmo (+3,4%).

– Tassi attesi in calo. I tassi sovrani non hanno risentito delle riforme riguardanti l’Europa (accordo sul Patto di Stabilità, mancata ratifica del MES): il BTP italiano a gennaio è stabile a 3,63%, il Bund a 2,14%; lo spread si mantiene a 149 punti. Ciò riflette le attese al ribasso sui tassi delle banche centrali: i mercati si aspettano il tasso FED ancora fermo a fine gennaio (5,50%) e il primo taglio a marzo; anche nell’Eurozona si attendono tassi BCE fermi questo mese (4,50%) e un taglio a marzo-aprile. Il recente aumento dell’inflazione non ha quindi intaccato l’ottimismo dei mercati, ma può frenare le mosse BCE.

Credito più caro. A novembre ennesimo aumento del costo del credito per le imprese italiane (5,59% in media). Viceversa, per il secondo mese si attenua la caduta dei prestiti (-4,8% annuo, da un minimo di   -6,7% a settembre), sebbene il credito rimanga un fattore di freno per investimenti e consumi.

Investimenti meno negativi. I dati qualitativi segnalano una dinamica meno sfavorevole nel 4° trimestre, dopo il calo nel 3°: migliorano le condizioni per investire che rimangono però negative (-20,9% da -31,0%) e la previsione sulla spesa in beni di capitale (16,0%, da 11,1%); la domanda gioca poco a favore. A dicembre, però, cala la fiducia delle imprese del settore.

Consumi incerti. Dopo un 3° trimestre robusto, segnali misti sui consumi nel 4°. Le vendite al dettaglio hanno recuperato a ottobre-novembre (+0,6%), ma quelle di beni alimentari sono deboli; a dicembre la fiducia delle famiglie è risalita, ICC segna un +0,5% annuo, ma le vendite di auto hanno frenato (-3,7%).

Cresce il lavoro. Si conferma la dinamica positiva del mercato del lavoro: +450mila occupati a novembre da fine 2022. La crescita a ottobre-novembre (+122mila) è interamente ascrivibile ai lavoratori a tempo indeterminato (+0,9%, +143mila); calano determinato (-0,3%) e indipendenti (-0,3%).

Servizi in risalita. A ottobre e novembre RTT (CSC-TeamSystem) indica un recupero dell’attività nei servizi e a dicembre, secondo l’HCOB PMI, la flessione è stata quasi annullata (49,8, da 49,5), un dato coerente con il forte rimbalzo della fiducia delle imprese a fine anno, specie quelle del turismo.

Industria: brusco calo. A novembre la produzione ha subito un’altra forte flessione (-1,5%; -3,1% tendenziale); l’aumento di fatturato segnalato da RTT è spiegato da un ampio decumulo di scorte. Nel 4° trimestre, la variazione acquisita della produzione è di -1,1%. L’HCOB PMI un po’ risalito (45,3 da 44,4) anticipa un dicembre in miglioramento, ma la fiducia delle imprese ha continuato il trend decrescente. E a inizio 2024 il “blocco” di Suez (se prolungato) può peggiorare lo scenario.

Eurozona: ritmi divergenti. Il calo della produzione industriale a novembre (-0,3%), terzo consecutivo, nasconde dinamiche differenziate: Italia e Germania (-0,3%) soffrono, positiva la performance di Spagna (+1,1%) e Francia (+0,5%). La debolezza della manifattura indica una dinamica dell’Eurozona molto debole nel 4° trimestre, dato che anche i servizi sono in contrazione (PMI a dicembre a 48,8).

USA in frenata? A novembre (+0,2%) e dicembre (+0,1%) la produzione industriale ha recuperato poco, dopo il calo di ottobre (-0,8%), determinando un 4° trimestre negativo (-0,8%). E a dicembre sono scesi l’indice dei Direttori degli acquisti di Chicago e il PMI manifattura (47,9 da 49,4), solo l’ISM è migliorato. Ma i posti di lavoro sono tornati a crescere a ritmi alti (494mila nel 4° trimestre), sostenendo i consumi.

Bene la Cina. L’economia accelera nel 4° trimestre, sopra le attese, soprattutto per il miglioramento dei consumi. A novembre la produzione industriale ha segnato la crescita più alta del 2023 (+6,6% annuo), trainata dalle auto (+20,7%); gli indicatori puntano su un ulteriore balzo a dicembre. Le attese per il 2024 restano prudenti, coerenti con assunzioni da parte delle imprese in calo da quattro mesi.

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CONOSCI L’INTUITO IMPRENDITORIALE PERSONALE – PROGETTO DI RICERCA https://www.unindustriacalabria.it/2023/12/22/conosci-lintuito-imprenditoriale-personale-progetto-di-ricerca/ Fri, 22 Dec 2023 13:34:11 +0000 https://www.unindustriacalabria.it/?p=23037

Università della Calabria
Surrey Business School
Entopan
Unindustria Calabria

 

Conosci l’intuito imprenditoriale personale
Siamo un team di ricerca internazionale che sta conducendo uno studio sul comportamento imprenditoriale. Vogliamo migliorare la comprensione delle dinamiche che conducono gli imprenditori a riconoscere le opportunità e ad ottenere alte performance. 

La tua partecipazione alla ricerca in oggetto, ci permetterà di aggiungere un tassello importante agli studi sull’imprenditorialità. 

Il tuo prezioso e personale contributo allo studio ti permetterà di ottenere informazioni sul tuo intuito imprenditoriale. Inoltre, potrai partecipare ad eventi dedicati e beneficiare dell’esperienza internazionale del nostro team per migliorare il tuo percorso imprenditoriale.

 

 

 

 

Fase 1
Valutazione 
dell’intuito imprenditoriale
online, durata 20 min
Fase 2
Reportistica 
sulla capacità 
intuitiva
online
Fase 3
Profiling
 neuro
imprenditoriale
in presenza e su invito
Contribuisci anche tu allo studio scientifico che apporterà valore alla comunità imprenditoriale internazionale.

Valido fino al 31/12/2023

Superata la Fase 1 riceverai per e-mail un profilo delle tue capacità intuitive.

Aderendo alla call to action potrai accedere alla Fase 3.

Nella fase 3,  in presenza, parteciperai ad una iniziative di networking con altri imprenditori interessati al progetto. 

Verrà analizzato il tuo profilo neuro-fisiologico e riceverai input mirati per massimizzare impatto e performance personale.

 

Il progetto
Università della Calabria, Surrey Business School (Regno Unito) ed Entopan Innovation, collaborano e concorrono a esplorare con un approccio interdisciplinare il mondo dell’imprenditorialità, con la missione di produrre nuova conoscenza.  

Attraverso un approccio organizzato in fasi, che combina management, neuroscienze ed ingegneria, si esaminano quali fattori individuali sono alla base del riconoscimento delle opportunità imprenditoriali. 

In aggiunta al valore della ricerca scientifica, la prospettiva di questo inedito e innovativo approccio è di accrescere la conoscenza, potenziando la possibilità di generare impatti economici e sociali significativi, unitamente all’opportunità offerta agli imprenditori di poter acquisire nuovi modelli e strumenti di miglioramento del proprio bagaglio imprenditoriale. 

Team

 

Giuseppe BONGIORNO
Ph.D. Candidate in Management
Dipartimento di Scienze Aziendali e Giuridiche 
Università della Calabria
Sebastiano MASSARO
Associate Professor
Surrey Business School
University of Surrey
Francesco CICIONE
Founder & President
Entopan
Mariacarmela PASSARELLI
Associate Professor
Dipartimento di Scienze Aziendali e Giuridiche 
Università della Calabria
Luigino FILICE
Full Professor
Dipartimento di Ingegneria Gestionale 
Università della Calabria
Gennaro DI CELLO
Vice-President
Entopan

 

 

Info:
In

 

Copyright© 2023

Ai sensi del Regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR) (UE) 2016/679, abbiamo il dovere legale di proteggere tutte le informazioni che raccogliamo, collocate in server appartenenti alla nostra istituzione e che saranno utilizzate solo a scopo di ricerca. Desideriamo assicurarci che i partecipanti siano pienamente consapevole di tutti i loro diritti in materia di protezione dei dati. Ogni partecipante ha diritto a quanto segue: diritto di accesso – diritto di rettifica – diritto di cancellazione. Le risposte non saranno identificate come appartenenti a un soggetto, ma saranno combinate con quelle raccolte da altri partecipanti al sondaggio e saranno analizzate come parte di un gruppo. Non utilizzeremo nessuna delle informazioni fornite per il marketing o per altre attività diverse dalla ricerca. Se verranno chieste informazioni personali che consentono di essere identificati (ad esempio l’indirizzo e-mail), indicheremo chiaramente il motivo della richiesta con il permesso di utilizzarle a tale scopo (ad esempio, potrebbe trattarsi di una fase ulteriore di ricerca).

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Inaugurati i nuovi laboratori all’IIS ‘Mancini-Tommasi’ di Cosenza https://www.unindustriacalabria.it/2023/12/11/inaugurati-i-nuovi-laboratori-alliis-mancini-tommasi-di-cosenza/ Mon, 11 Dec 2023 14:25:18 +0000 https://www.unindustriacalabria.it/?p=22984 Sono stati inaugurati a Cosenza i nuovi laboratori dell’Istituto Agrario e Alberghiero dell’IIS “Mancini Tommasi”, pensati come spazi decentrati di una Scuola 4.0, nella quale l’apprendimento forma gli studenti in un giusto equilibrio tra tradizione e innovazione. Gli spazi, realizzati anche con fondi del PNRR, sono dotati di strumentazione di ultima generazione per un’agricoltura 4.0 e per una filiera a km zero nel settore dell’enogastronomia.

La manifestazione, che ha dato il via al primo dei due momenti di inaugurazione, è partita dalla sede dell’Istituto Tecnico Agrario “G. Tommasi”, dove gli invitati e le autorità presenti hanno potuto apprezzare la serra idroponica, la serra riscaldata automatizzata, il simulatore di guida del trattore, ICARO 4X e l’osservatorio astronomico.

Il secondo appuntamento si è tenuto, invece, nel centro storico della città bruzia, nella sede dell’Istituto Alberghiero di Via Gravina, dove sono stati presentati due nuovi laboratori: un bar didattico e quello per la lavorazione della pasta fresca e delle confetture.

La Dirigente dei due Istituti scolastici, Prof.ssa Graziella Cammalleri, ha illustrato le finalità produttive e didattiche delle attrezzature, che arricchiscono il patrimonio professionale della scuola.

All’iniziativa hanno presenziato: il Prefetto di Cosenza S.E. Vittoria Ciaramella, la Presidente della Provincia di Cosenza Rosaria Succurro, la Dirigente dell’ATP-Cosenza Loredana Giannicola, la Presidente dell’ITS – Iridea Felicita Cinnante, il presidente della sezione Agroalimentare di Confindustria Cosenza Maurizio Caligiuri, il direttore di Confindustria Cosenza Rosario Branda, rappresentanti della Polizia di Stato, del Comando dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e del I° Reggimento dei Bersaglieri di Cosenza.

La strumentazione e gli ambienti laboratoriali sono stati benedetti da S.E. Mons. Giovanni Checchinato, Arcivescovo dell’Arcidiocesi di Cosenza-Bisignano.

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Dibattito sulla desertificazione bancaria nella Sibaritide https://www.unindustriacalabria.it/2023/12/07/dibattito-sulla-desertificazione-bancaria-nella-sibaritide/ Thu, 07 Dec 2023 10:17:14 +0000 https://www.unindustriacalabria.it/?p=22973 Rappresentanti delle istituzioni e della chiesa, del sistema bancario ed imprenditoriale a confronto sul tema “Una banca di comunità nella Sibaritide – Contro la desertificazione bancaria” che si è svolto a Cassano allo Ionio nella sala consiliare “Gino Bloise”.

Ad intervenire il Sindaco Gianni Papasso, il vice sindaco con delega al Bilancio Antonino Mungo, il direttore Generale Bcc Mediocrati Rosario Altomare, il vescovo di Cassano monsignor Francesco Savino, il presidente della Bcc MedioCrati Nicola Paldino ed il presidente di Confindustria Cosenza Giovan Battista Perciaccante.

Le banche di comunità sono state presentate come “opportunità di crescita economica territoriale e come strumento per arginare il fenomeno di desertificazione bancaria, ovvero della chiusura degli sportelli bancari, nella Sibaritide. Ispirandosi al pensiero di don Carlo De Cardona, sono banche di credito cooperativo che, anche in considerazione della nuova Legge di riforma n. 49/2016, si basano sulla mutualità, la centralità del socio e il localismo, che investendo sul territorio di competenza tutto il risparmio raccolto, contribuiscono al benessere delle comunità e allo sviluppo economico e culturale dei propri territori attraverso un’azione di responsabilità sociale”.

Per il presidente di Confindustria Cosenza, Giovan Battista Perciaccante “la partecipazione attiva e la necessità di una coesione territoriale di un tavolo partecipativo di tutte le parti istituzionali, politiche e sociali serve a fronteggiare il fenomeno della desertificazione bancaria e ridurre le diseguaglianze territoriali”.

I lavori, che hanno fatto registrare un ampio dibattito, sono stati conclusi da Nicola Paldino, presidente della Bcc MedioCrati.

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Presentato il 19° Rapporto Economico della BCC Mediocrati. Autonomia differenziata, contrari 4 imprenditori su 10 https://www.unindustriacalabria.it/2023/11/29/presentato-il-19-rapporto-economico-della-bcc-mediocrati-autonomia-differenziata-contrari-4-imprenditori-su-10/ Wed, 29 Nov 2023 15:18:26 +0000 https://www.unindustriacalabria.it/?p=22923 Il Rapporto Economico annuale della BCC Mediocrati è giunto al suo 19° anno. L’indice di fiducia, espresso dal robusto panel di imprenditori intervistati, segna, per la prima volta, un trend positivo di crescita salendo a 102,5 (+12 punti) consolidando il miglioramento del 2022.

Il Rapporto 2023, il cui focus è incentrato sull’Autonomia Differenziata, è stato presentato nella sala De Cardona, di Rende.

Ha aperto i lavori il presidente BCC Mediocrati Nicola Paldino secondo cui “alla definizione dei Livelli Essenziali delle Prestazioni è legata l’efficienza dei servizi pubblici, e ad essi sono inevitabilmente legate le performance delle imprese, ma definire i LEP non significa riuscire a garantirli perché sono necessarie risorse finanziarie importanti”.

Dopo i saluti del sottosegretario all’Interno, Wanda Ferro, e del direttore regionale della Banca d’Italia, Marcello Malamisura, si sono succedute le relazioni di: Raffaele Rio, presidente di Demoskopika; Rosario Varì, assessore regionale allo sviluppo economico; Emanuele Orsini, vice presidente nazionale di Confindustria; Angelo Sposato, Segretario regionale CGIL.

Augusto Dell’Erba, presidente di Federcasse, ha concluso i lavori che sono stati  moderati da Luigi Chiarello, giornalista del quotidiano economico Italia Oggi.

Numerose le autorità in sala. Per il sistema Confindustria presenti Natale Mazzuca del Consiglio Generale, Aldo Ferrara, presidente di Unindustria Calabria, Giovan Battista Perciaccante, presidente Confindustria Cosenza con numerosi imprenditori del Consiglio Direttivo, il direttore Rosario Branda.

Lo studio, realizzato dall’Istituto di ricerca Demoskopika, evidenzia che il 42 per cento degli imprenditori calabresi manifestano scetticismo, convinti che il processo autonomistico porterà maggiori vantaggi al Nord con un taglio delle risorse nel Mezzogiorno. La Calabria, con in testa Cosenza, ha il primato italiano di chi ha manifestato l’interesse maggiore per la riforma, piazzandosi in cima alle ricerche su Google Trends. Tra i servizi pubblici essenziali, bocciati il sistema sanitario regionale, la rete stradale e il trasporto ferroviario.

Autonomia differenziata: 7 imprenditori su 10 la conoscono. Come emerge dall’indagine, più della metà del campione (55,7%) ha affermato di conoscere il tema, anche se non ha approfondito, mentre poco più di 1 su 10 (12,7%) ha cercato di informarsi per saperne di più. Sono invece circa 3 su 10 (31,6%) gli intervistati che non ne hanno mai sentito parlare.

Tendenze: Calabria in testa per interesse. Analizzando Google Trends, emerge che, dal 2017 ad oggi, il termine “Autonomia differenziata” è stato cercato soprattutto a febbraio 2023, ossia in corrispondenza dell’approvazione del disegno di Legge (c.d. riforma Calderoli) da parte del Governo, che coincide anche con il maggiore interesse da parte dei media. Il termine è stato cercato maggiormente nelle Regioni del Sud Italia con in testa la Calabria, (100), seguita da Basilicata (85), Molise (70), Puglia (54) e Campania (49). Mentre la città italiana in cui si è manifestato un maggiore interesse di ricerca per questo tema è Cosenza (100), seguita da Avellino (49), Potenza (49) e Reggio Calabria (39).

Dicotomie: prevale l’orientamento dei “contrari”. Per mettere meglio a fuoco i termini della questione è stato chiesto agli imprenditori cosentini cosa pensano del fatto che le regioni possano chiedere una certa autonomia in alcune materie e trattenere per esse maggiori quote dalle tasse e dalle entrate fiscali versate dai cittadini, che non sarebbero più distribuite su base nazionale. Poco più di 4 su 10, il 42%, sono contrari all’autonomia differenziata, perché “porterà più vantaggi al Nord e più svantaggi al Sud, in quanto ci saranno meno aiuti per le regioni disagiate che avranno meno risorse per i servizi pubblici”. Più contenuta la schiera dei favorevoli, il 25,9%, convinta, invece, che la devoluzione “porterà vantaggi a tutta l’Italia, e le regioni diventerebbero maggiormente responsabili nella gestione delle proprie risorse e dei servizi pubblici”, mentre un terzo, il 32,1%, ha espresso un certo grado di neutralità dichiarandosi “né favorevole, né contrario”.

Le ragioni del “no”: potrebbe crescere il divario Nord-Sud per quasi il 60% del campione. Analizzando le risposte degli imprenditori cosentini, fra i contrari, la maggior parte (55,6%) pensa che l’autonomia differenziata contribuirà ad aumentare il divario economico fra regioni ricche e regioni povere. Un’altra quota consistente di contrari (26%) è convinta che non funzionerà perché, ad oggi, una forma di autonomia regionale come la sanità non ha portato alcun vantaggio. Per il 21,9% dei contrari, invece, si tratta di un tema politico e ideologico portato avanti da quelle regioni del Nord che vorrebbero la secessione, ed in cui si è radicata l’idea che le regioni del Sud sprecano le risorse. E fra i contrari c’è anche chi sostiene l’idea che l’autonomia differenziata possa contribuire a ridurre le prestazioni pubbliche soprattutto nelle regioni più povere (19,5%).

Non sono trascurabili le percentuali di quanti nutrono preoccupazioni per una possibile diminuzione della coesione e unione nazionale facendo venire meno i principi di solidarietà nazionale (12,4%), e di coloro che temono si verifichi un inasprimento della pressione fiscale per i cittadini e per le imprese (10,1%). Analizzando i dati per settore economico, emergono differenze fra gli imprenditori che operano nei settori dei servizi, delle costruzioni e dell’industria e artigianato.

Le ragioni del “sì”: autonomia sarà prova di responsabilità. A pensarlo 6 imprenditori su 10. Tra chi ha dichiarato di essere favorevole all’autonomia differenziata, la maggior parte (61,5%) pensa che, grazie ad essa, aumenterà la responsabilità da parte delle regioni di spendere meglio le risorse a disposizione. Gli intervistati favorevoli sembrano convinti che una maggiore autonomia, e di conseguenza un maggiore potere alle comunità locali nella gestione diretta del territorio, possa tradursi in un migliore impegno da parte degli amministratori i quali dovranno rendere conto del proprio agire in maniera diretta ai cittadini amministrati. A questi si possono aggiungere gli imprenditori favorevoli (26%), per i quali il regionalismo differenziato potrà determinare per le regioni una diminuzione degli sprechi.

“Effetti riformistici”: la metà della business community si dichiara pessimista. Ma quale sarà l’impatto dell’autonomia differenziata sul sistema economico calabrese? Circa la metà degli imprenditori, il 49%, si definisce pessimista; di questi il 12,7% crede che avrà un impatto molto negativo, e il 36,3% negativo. Ciò testimonia la preoccupazione fra gli intervistati che il “ddl Calderoli” possa contribuire a limitare ulteriormente la competitività delle imprese regionali. Più contenuta, infatti, è la quota percentuale degli ottimisti (21,6%). Di questi il 18,4% pensa che l’autonomia differenziata avrà un impatto positivo, mentre il 3,2% molto positivo. Una percentuale più o meno simile (23,4%) è rappresentata dai neutrali, ossia da chi pensa che non avrà nessun impatto, né positivo, né negativo.

Deleghe: allo Stato rapporti internazionali, istruzione, ricerca, energia e sicurezza del lavoro. Le regioni possono chiedere che siano trasferite le funzioni su una o più delle 23 materie che al momento sono esercitate dallo Stato: le 3 di competenza esclusiva dello Stato (giustizia di pace, istruzione e tutela dell’ambiente e dei beni culturali) e le 20 concorrenti (il coordinamento della finanza pubblica e tributario, ecc.). Circa 2 imprenditori su 10 sarebbero disposti ad aumentare il potere delle regioni su materie quali ad esempio, la gestione della salute (20,1%) o la gestione dei porti e degli aeroporti (23,1%), una percentuale che aumenta a 3 su 10 (32,3%) solo per l’ambiente e la valorizzazione culturale. Mentre il 63,2% degli intervistati lascerebbe maggiormente allo Stato la competenza o la gestione dei rapporti internazionali con l’estero e più della metà del campione materie come l’istruzione scolastica (58,5%) la ricerca scientifica e tecnologica (55,5%) o materie che sono maggiormente collegate alle performance delle imprese come, ad esempio, la produzione, il trasporto e la distribuzione nazionale dell’energia (53,5%) e la tutela e la sicurezza del lavoro (51%).

Servizi pubblici essenziali: la classifica dell’inefficienza.  I LEP devono essere determinati e garantiti, su tutto il territorio nazionale, con l’obiettivo di tutelare l’unità economica e la coesione sociale della Repubblica, rimuovere gli squilibri economici e sociali e fornire indicazioni programmatiche cui le regioni devono attenersi, nella redazione dei loro bilanci e nello svolgimento delle funzioni loro attribuite. Dunque, alla definizione dei LEP è legata l’efficienza dei servizi pubblici e all’efficienza del settore pubblico sono inevitabilmente legate le performance delle imprese: maggiore sarà l’efficienza del settore pubblico, maggiore sarà la produttività delle imprese.

Certo è che il parere degli imprenditori intervistati riguardo ad alcuni servizi pubblici essenziali è pessimo, soprattutto per la rete ospedaliera e il sistema sanitario, ritenuti per nulla/poco efficienti da quasi l’intero campione (96,8%), ma anche per la rete stradale, ritenuta per nulla/poco efficiente da 9 intervistati su 10 (90,8%). Altrettanto negativo è il giudizio sulla rete autostradale e sul trasporto ferroviario, ritenuti per nulla/poco efficienti rispettivamente dall’81,8% e dall’81,3%.

Servizi pubblici locali: bene internet, acqua e rifiuti. Bocciato il trasporto pubblico locale. Diverso è il discorso per i servizi pubblici locali e le utilities che la letteratura scientifica definisce come fondamentali per la qualità della vita dei cittadini e per l’assetto produttivo delle imprese. A differenza di quelli citati in precedenza, altri servizi pubblici essenziali, tra cui le utilities locali, sono ritenuti efficienti da più della metà del campione. È il caso della rete Internet, valutata molto/abbastanza efficiente dal 64,7% del campione, analogamente all’energia elettrica e al gas ritenuti efficienti rispettivamente dal 61,4% e dal 56,5% degli intervistati. Quasi la metà degli imprenditori ritiene molto/abbastanza efficiente anche il servizio di smaltimento dei rifiuti (48,8%) e il servizio idrico (47,0%), mentre più bassa è la percentuale di intervistati (32,8%) che ritengono molto/abbastanza efficiente il trasporto pubblico locale.

Clima di fiducia: prevale l’ottimismo. Per il 2023 aumenta al 27,7% (dal 13,5% del 2022) la quota degli operatori economici che prevedono una ripresa (somma della modalità “positivo” e “molto positivo”) mentre resta più stabile salendo di poco al 25,2% (23% nel 2022) la quota degli imprenditori “pessimisti” che prevedono una recessione dell’economia (somma dei giudizi “negativo” e “molto negativo”).

Nel 2023 l’indice medio di fiducia generale, per la prima volta segna un trend positivo di crescita salendo a 102,5 (+12 punti) consolidando il miglioramento del 2022 e del 2021.

Entrando nel dettaglio dei singoli indicatori, solo alcuni consolidano la ripresa dell’anno precedente, altri restano quasi stabili e altri ancora in leggero calo. In area positiva si collocano fatturato (+15,6 punti), investimenti (+10,0 punti), disponibilità di credito (10,7 punti). In area negativa, al contrario, si posiziona l’andamento della liquidità (-2,1 punti). Più stabili le previsioni su una ripresa dei livelli occupazionali a quota 100,8 che registrano un leggero miglioramento (+1,6 punti).

L’indice delle aspettative sull’economia regionale, infine, continua a rappresentare il fattore più critico collocandosi ancora in area negativa. Tuttavia nell’ultimo anno, dopo la discesa del 2022 (-5,1 punti), fa registrare un notevole miglioramento con un rialzo di ben 33,2 punti attestandosi al valore più elevato della serie storica, passando da 52,3 a 85,5 punti.

 

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