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Decurtazione punti patente – Comunicazione dati effettivo conducente – Cosa prevede il Codice della Strada

Il Codice della strada prevede che, in caso di mancata identificazione del conducente responsabile della violazione che comporta anche la perdita di punti sulla patente di guida, il proprietario del veicolo (sia esso persona fisica o persona giuridica, in questo caso tramite il legale rappresentante) è obbligato a comunicare entro 60 giorni dalla notifica del verbale di contestazione i dati personali e della patente di chi si trovava alla guida al momento della commessa infrazione.

L’obbligo di comunicazione sussiste anche se il proprietario del veicolo è egli stesso l’effettivo conducente, se ha pagato la multa o se ha proposto ricorso.

In caso di omessa comunicazione, senza documentato e giustificato motivo, verrà comminata la sanzione amministrativa pecuniaria per un importo da 286,00 a 1.143,00 euro. Tale ulteriore sanzione dovrà essere notificata al trasgressore entro nei termini previsti dall’articolo 201 del Codice della strada (90 giorni dall’accertamento) e pagata entro 60 giorni.

Secondo recenti chiarimenti da parte della Corte di Cassazione, la comunicazione dei dati non deve essere fatta utilizzando particolari formalità e può ritenersi assolta anche se effettuata ad un organo diverso da quello procedente. In tale ipotesi l’organo amministrativo ricevente è tenuto però a  trasmettere subito gli atti all’amministrazione competente. Ad esempio, se la multa è stata notificata dalla Polizia Municipale i dati possono essere comunicati anche mediante semplice deposito presso un comando dei Carabinieri.

Inoltre il termine di 60 giorni per comunicare i dati del conducente nel caso di sanzioni amministrative che prevedono la decurtazione dei punti della patente decorre dalla data di notifica del verbale principale e non dalla definizione dell’eventuale procedimento di opposizione dell’infrazione.

Infine la Cassazione ammette che il proprietario possa ritenersi esonerato dalla comunicazione dei dati se dichiara di non sapere chi si trovasse alla guida nel momento in cui è stata commessa l’infrazione stradale che comporta la perdita di punti patente. La giustificazione va, tuttavia, valutata caso per caso.

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