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Patti per il Sud a Roma, Confindustria, Cgil, Cisl, Uil: “Avviare progetti Masterplan”

Sui Patti attuativi regionali del Masterplan per il Mezzogiorno (le cui linee guida sono state lanciate dal governo a novembre 2015), Confindustria, Cgil, Cisl e Uil apprezzano il metodo adottato ma sollecitano l’avvio rapido dei progetti individuati.

E’ quanto affermano le stesse parti sociali in un documento di valutazione comune (che fa seguito al documento congiunto di un anno fa) sui Patti siglati tra il governo e le otto regioni del sud, presentato in occasione di una iniziativa sul tema, nel quale si indica tra l’altro di riequilibrare l’allocazione delle risorse su impresa e lavoro.

Il documento è stato presentato e discusso a Roma, presso la Biblioteca “Spadolini” del Senato della Repubblica, nel corso dell’incontro “L’impresa e il lavoro nei patti regionali del Masterplan”, promosso da Confindustria e sindacati confederali. Sono intervenuti per Confindustria il vicepresidente per le politiche regionali e per la coesione territoriale Stefan Pan e il presidente del Comitato per le politiche di coesione territoriale Natale Mazzuca, i segretari confederali Gianna Fracassi (CGIL), Giuseppe Farina (Cisl), Guglielmo Loy (Uil), il Presidente della Regione Calabria e componente la Cabina di Regia Fondi sviluppo e coesione 2014-2020, Mario Oliverio ed il Ministro della Coesione, Claudio De Vincenti.

Il presidente Natale Mazzuca del Comitato per le politiche di coesione territoriale di Confindustria, nel concludere i lavori dell’incontro, ha avuto modo di ribadire come l’attuazione del Masterplan e più in generale di tutti gli interventi finanziari per la coesione risultino fondamentali per la ripresa dell’economia del Sud e per spingere gli investimenti privati. In particolare ha fatto riferimento alla “necessità di rafforzare le amministrazioni pubbliche per velocizzare la spesa dei fondi strutturali e rendere più competitive ed aperte al piano Industria 4.0 le imprese, all’opportunità stringente di impegnarsi per condividere in maniera costruttiva strategie e metodologie di lavoro per la crescita”.

Confindustria, Cgil, Cisl e Uil hanno proposto anche di istituire un “tavolo permanente” con l’Autorità politica per la Coesione “con il compito di accompagnare, a livello nazionale e regionale, l’attuazione di ciascun Patto, condividere le modalità di monitoraggio, valutare le opportunità e le necessità di aggiustamento programmatico e progettuale”. Sul piano metodologico, si legge infatti nelle valutazioni comuni, Confindustria e Cgil Cisl e Uil “condividono l’opportunità di favorire una rapida ed efficace attuazione degli interventi selezionati e di migliorare la qualità dei progetti ancora da individuare, garantendo la necessaria flessibilità di programmazione, per consentire rafforzamenti mirati, integrazioni e rimodulazioni eventualmente necessarie”.

Nel documento Confindustria, Cgil, Cisl e Uil ricordano che dall’analisi dei Patti regionali emerge “una sostanziale concentrazione delle risorse complessive impegnate, pari ad oltre 35 miliardi di euro, su 3 principali macrovoci: Infrastrutture (10,7 miliardi), Ambiente (10,7 miliardi) e Sviluppo economico e produttivo (7,4 miliardi), che da sole assorbono l’82% delle risorse dei Patti”. Invece, “manca il sostegno ad una serie di interventi prioritari per favorire dinamiche di sviluppo del tessuto produttivo del Mezzogiorno” e “appare trascurato il tema cruciale dell’accesso al credito e del rafforzamento patrimoniale e finanziario delle imprese”. Risorse contenute, sottolineano, anche su ricerca e innovazione, su turismo e valorizzazione dei beni e delle attività culturali, su legalità e, più in generale, sulle priorità di natura sociale. Dunque, rilevano nel complesso delle allocazioni dei Patti attuativi del Masterplan “una distribuzione non equilibrata tra interventi di infrastrutturazione fisica e misure a sostegno degli investimenti imprenditoriali e sul capitale umano” e ritengono “importante perfezionare e rafforzare strumenti come il credito di imposta per gli investimenti e il bonus occupazione per il Mezzogiorno”.

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