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Omesso versamento delle ritenute previdenziali, vale la competenza

L’Ispettorato Nazionale del Lavoro ha recentemente fornito alcuni chiarimenti  in materia di omesso versamento delle ritenute previdenziali.

L’Istituto, recependo quanto sancito da una sentenza dalla Corte di Cassazione, rivede l’identificazione dell’arco temporale per verificare il superamento del parametro annuo di 10.000 euro, da cui scaturisce la rilevanza penale dell’illecito.

La nota afferma che la verifica sull’eventuale omissione del versamento delle ritenute previdenziali, da parte del personale ispettivo, deve avvenire secondo il criterio della competenza contributiva, cioè, facendo riferimento al periodo intercorrente dalla scadenza del primo versamento dell’anno contributivo (gennaio in scadenza al 16 febbraio) alla scadenza dell’ultimo versamento (dicembre in scadenza al 16 gennaio dell’anno successivo).

Si superano così le indicazioni fornite precedentemente dallo stesso Istituto, le quali indicavano come parametro di riferimento temporale il periodo sino al mese di novembre, in scadenza al 16 dicembre.

Il reato, tuttavia, deve ritenersi già perfezionato nel mese in cui l’importo non versato, calcolato a decorrere dalla mensilità di gennaio dell’anno considerato, superi la soglia di 10.000 euro.

Solo sanzione amministrativa (ma di importi molto elevati) qualora l’omissione di versamento rimanga al di sotto di tale cifra.

Per maggiori chiarimenti o assistenza nei rapporti con gli Enti rivolgersi agli uffici della sede Territoriale di riferimento.

 

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