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Rete museale della Sibaritide: incontro per creazione sinergie Parco archeologico e imprese

Rappresentanti del mondo imprenditoriale e del tessuto produttivo della Sibaritide e dell’intera provincia di Cosenza si sono ritrovati, nei giorni scorsi, al Parco archeologico di Sibari per costruire un accordo di valorizzazione integrato che getti le basi per una stretta e proficua collaborazione tra enti pubblici e privati all’insegna della cultura.

Dopo l’introduzione di Fortunato Amarelli, presidente di Confindustria Cosenza e componente del Consiglio di amministrazione del Parco, che ha sottolineato l’importanza di momenti di confronto per la creazione di sinergie volte a creare valore per tutto il territorio regionale, meridionale ed italiano nel nome della cultura, il Direttore Demma ha illustrato le attività in corso e i lavori in partenza al Parco di Sibari ed i membri dello staff Alberto Bruni e Marco D’Isanto hanno informato la platea delle opportunità di collaborazione tra l’imprenditoria privata e il Parco stesso.

Presenti, tra gli altri, numerosi imprenditori aderenti a Confindustria Cosenza, il presidente di Ance Calabria e Cosenza Giovan Battista Perciaccante, il direttore di Confindustria Cosenza Rosario Branda.

Nel suo intervento Demma ha raccontato come “il Parco vuol essere il luogo della cultura e della ricerca, ma anche un presidio di legalità integrato nel territorio cui appartiene e al cui sviluppo culturale, sociale ed economico deve contribuire. Il Parco si propone come punto di riferimento di una rete di luoghi della cultura che annodi legami con le altre istituzioni analoghe – statali, civiche e private – che hanno scopi e visioni affini. In prospettiva: un elemento costitutivo e trainante di un nuovo, possibile distretto culturale”.

A seguire Alberto Bruni, già funzionario del Parco Archeologico di Pompei e della Direzione generale Musei ha presentato il progetto “Smart Land” per la trasformazione digitale dei luoghi della cultura. Bruni ha spiegato come – partendo da quanto è stato fatto per Pompei – si sta lavorando alla realizzazione di una app che verrà lanciata gratuitamente su tutti gli store di applicazioni per smartphone che consentirà agli utenti di visualizzare gli attrattori del territorio, l’offerta turistica e i servizi di ristorazione e ospitalità, strutturando il proprio percorso, scaricando le informazioni e le guide e prenotando ingressi e soggiorni, nonché di lasciare commenti e valutazioni e pubblicare sui social lo propria esperienza. Si potrà così incrementare lo sviluppo dei territori facendo rete; considerare il territorio come hub per la creazione di nuovi modelli di sviluppo economico e sociale; coinvolgere gli attori locali e gli stakeholders tutti per la definizione di un ecosistema efficace che possa agire al servizio di un piano strategico strutturato per lo sviluppo del territorio.

Marco D’Isanto, nell’intervento di chiusura, ha parlato alla platea di imprenditori proprio di tutte le possibili forme di cooperazione tra pubblico e privato, da attivare con il Parco di Sibari e con le realtà che a esso si stanno collegando. Partendo dall’Art Bonus fino ad arrivare agli Amici dei musei passando per le sponsorizzazioni, il Partenariato speciale, la co-progettazione e le donazioni.
In mattinata, sempre presso il Museo della Sibaritide, si erano dati appuntamento i rappresentanti di 13 Comuni, 3 Diocesi, 3 Musei privati ed il Parco del Pollino col suo presidente, Domenico Pappaterra, e la vice Valentina Viola. Introdotti da Anna Cipparrone, delegata ICOM e componente del Cda del Parco di Sibari i lavori hanno registrato diversi interventi. “Dal Pollino al mare, dalla Basilicata fino al confine con la Provincia di Crotone – ha detto il direttore Demma – possiamo creare una rete unica di operatori culturali. Molti musei di quell’area vasta i cui confini vanno dall’Alto al Basso Jonio fino al Pollino con al Centro la Sibaritide e il Parco di Sibari sono già insieme per integrare e potenziare l’offerta culturale con tutta una serie di iniziative utili a definire poi, in accordo con gli operatori del settore, pacchetti/offerte turistiche differenti che attraggano visitatori non solo in estate ma nel corso dell’intero anno. Il tutto, cosa non scontata, coinvolgendo, oltre agli operatori culturali, anche l’agroalimentare di qualità del Pollino e della Sibaritide”.

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