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Costruttori, la proroga dello Split Payment mette a rischio i cantieri

Il rinnovo dello split payment, che sembra aver ottenuto il via libera Ue, preoccupa le imprese di costruzioni.

Il presidente dell’Associazione nazionale costruttori edili Federica Brancaccio parla di una doccia fredda che peserà sulla situazione finanziaria delle imprese di costruzioni, già alle prese con gravi problemi di liquidità dovuti ai ritardi nell’erogazione delle compensazioni per il caro materiali.

La scissione dei pagamenti è stata introdotta l’intento di combattere l’evasione Iva e comporta che il fornitore o il prestatore dei servizi che emette la fattura indica l’Iva senza addebitarla, mentre il cessionario/committente che riceve la fattura effettua direttamente il versamento dell’imposta.

Ance ricorda che questa misura di contrasto all’evasione dovrebbe essere ormai del tutto inutile vista l’introduzione della fatturazione elettronica, e i risultati che ha registrato come recupero di gettito Iva.

«Se togliamo altra liquidità alle imprese che hanno il difficile e fondamentale compito di realizzare i lavori del Pnrr e non solo – sottolinea Federica Brancaccio – rischiamo di mettere a repentaglio centinaia di opere». Il rinnovo dello split payment, la cui scadenza era prevista per il 30 giugno, secondo l’Ance è una scelta paradossale, che appare in netta contraddizione con un fisco amico, principio previsto dalla annunciata riforma fiscale (Il Sole24Ore).

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