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Lavori centralizzati, Cantone indica ai Comuni la scorciatoia – Provveditorato

Nessun bisogno di mettere in piedi un ufficio gara da gestire in comune o affidarsi a uno dei 35 soggetti aggregatori di cui l’ANAC darà tra poco la lista.

Per adempiere all’obbligo di gestire in sinergia gli appalti per lavori pubblici basterà stringere un accordo consortile tra più comuni e affidare il ruolo di stazione appaltante al Provveditorato delle opere pubbliche più vicino, magari aderendo a una convenzione già prevista dagli uffici territoriali del ministero o facendo leva su un’intesa giù in corso.

Il suggerimento arriva direttamente dall’Autorità Anticorruzione con una recente determinazione.

Nel documento l’ANAC specifica anche che le norme sull’obbligo di appalto centralizzato si applicano anche ai settori speciali (trasporti, acqua, energia), ma non alle concessioni di servizi. Viene chiarito inoltre che i comuni sotto i diecimila abitanti possono “avvalersi per le funzioni di stazione appaltante di due enti distinti rispettivamente per l’acquisto di lavori, beni e servizi di importo inferiore o superiore a 40.000 euro”.

Per ogni approfondimento è possibile rivolgersi agli uffici della sede territoriale di riferimento.

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