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Climatizzatori domestici liberalizzati fino a 12 kW – Le eccezioni

Per sistemare in casa un condizionatore fisso, nella stragrande maggioranza dei casi, non serve alcun particolare assenso amministrativo.

Soprattutto dopo le precisazioni introdotte dal decreto Sblocca Italia, che ha esteso il raggio d’azione dell’edilizia libera e semplificato così l’installazione degli apparecchi per il raffrescamento.

Possono essere infatti eseguiti senza alcun titolo abilitativo gli interventi di manutenzione ordinaria, tra i quali è espressamente inclusa l’installazione “delle pompe di calore aria-aria di potenza termica utile nominale inferiore a 12 kW”. Di fatto, un’ampia fascia in cui ricade la quasi totalità dei climatizzatori residenziali: entro una tale potenza sono infatti ricompresi multisplit fino a cinque attacchi.

La legge fa comunque salve le prescrizioni degli strumenti urbanistici comunali, e il rispetto “delle norme antisismiche, di sicurezza, antincendio, igienico-sanitarie, di quelle relative all’efficienza energetica, nonché delle disposizioni contenute nel Codice dei beni culturali e del paesaggio”.

Relativamente alle eccezioni elencate da ultimo per ogni approfondimento è possibile rivolgersi agli uffici dell’Associazione Territoriale di appartenenza.

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