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Pronto un “Decreto Sud” con la Zes unica per il Mezzogiorno

Approvato dal Consiglio dei Ministri un decreto legge con Disposizioni urgenti in materia di politiche di coesione e per il rilancio dell’economia nelle aree del Mezzogiorno del Paese.

Il testo introduce specifiche misure finalizzate alla crescita e al consolidamento economico delle aree del Sud Italia,con l’obiettivo di renderle più idonee per lo sviluppo e per la crescita dimensionale del sistema produttivo.

In partenza la nuova Zes Unica per tutto il Mezzogiorno con incentivi per gli investimenti pari, al momento, a 1,5 miliardi di euro all’anno di credito d’imposta e piano strategico triennale per definire gli obiettivi in stretto raccordo con il Pnrr.

La ZES Unica verrà istituita a decorrere dal 1° gennaio 2024 e comprenderà i territori delle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia, Sardegna, sostituendo le attuali otto Zone Economiche Speciali presenti nei territori del Mezzogiorno.

Avrà uno sportello unico digitale centralizzato, denominato S.U.D. Zes, con sede presso il Dipartimento della Coesione a Palazzo Chigi cui verranno trasferiti i compiti e le procedure degli Sportelli in funzione oggi presso ogni Zes.

La governance politica sarà affidata ad una Cabina di regia coordinata dal ministro per gli Affari europei, il Sud, il Pnrr e le politiche di Coesione, con la partecipazione di quasi tutti i ministri nonché dei Presidenti delle otto Regioni meridionali.

La Cabina di regia avrà funzioni di indirizzo, coordinamento, vigilanza e monitoraggio, mentre presso la Presidenza del Consiglio sarà creata una “Struttura di missione per la ZES”, con una durata di 3 anni.

L’assetto operativo ricalcherà, salvo modifiche nel testo finale, quello che da un anno sta dimostrando tutta la sua efficacia pressoché in ogni Zes, dal credito d’imposta che sarà confermato fino ad un massimo di 100 milioni ad investimento, alla sburocratizzazione degli iter procedurali. La Zes Unica sarà dotata anche di un portale Web su cui verranno monitorati e aggiornati i singoli investimenti per le regioni meridionali.

All’interno dell’area ZES, le aziende che sono operative e quelle che si insedieranno beneficeranno, oltre alle consuete agevolazioni amministrative e finanziarie concesse a chi opera all’interno delle ZES, anche di molteplici vantaggi fiscali, l’accesso ad un’autorizzazione unica per l’avvio delle attività produttive ed il riconoscimento di un credito d’imposta nella misura massima consentita (fino al 45%) dalla Carta degli aiuti a finalità regionale 2022-2027, e valido fino al 2026, per l’acquisizione dei beni strumentali nuovi destinati alle strutture produttive.

Il Decreto Sud dovrebbe essere varato parallelamente alla Legge di Bilancio e la riforma delle Zes entrare a regime entro la metà del 2024, diventando di fatto una nuova misura del Pnrr.

Nello schema di decreto legge è prevista anche la possibilità di siglare Contratti di sviluppo con le amministrazioni locali per la realizzazione di interventi di valore complessivo pari ad almeno 200 milioni di euro.

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