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“Innovativi, inclusivi, responsabili”: ecco gli imprenditori che la rivista Economy definisce “Fenomeni”

In Calabria, presso la sede di Confindustria Cosenza, la seconda tappa del progetto “I Fenomeni di Economy”, un viaggio regione per regione cominciato in Sicilia con l’obiettivo di risalire lo Stivale alla scoperta di imprenditori “innovativi, inclusivi, responsabili”.

L’iniziativa è del Gruppo Economy in collaborazione con Symbola e il Centro studi Tagliacarne: nel primo caso per l’individuazione delle imprese virtuose, nel secondo per una lettura nuova e originale del territorio.

“Più che alla potenza puntiamo all’intelligenza delle esperienze imprenditoriali che mettiamo in risalto in una apposita piattaforma destinata a diventare un hub delle buone pratiche – spiega l’editore incaricato del Gruppo Economy Alfonso Ruffo. L’originalità del nostro racconto sta nella particolarità degli esempi raccolti e nella loro capacità di generare emulazione per contribuire all’affermazione di un’economia più giusta e a misura d’uomo secondo l’insegnamento del Manifesto d’Assisi”.

Presenti all’iniziativa il presidente degli Industriali Cosentini Giovan Battista Perciaccante, il direttore Rosario Branda, la responsabile per il Sud delle piccole imprese di Sace Chiara Pollicina, il caporedattore di Economymagazine.it Francesco Condoluci.

Le imprese prescelte, le prime in un sistema aperto e quindi pronto ad accogliere altre realtà dello stesso valore, sono Altilia (intelligenza artificiale), Amarelli (liquerizia), Beautyprof (cura della persona), Calabria Maceri (gestione integrata dei rifiuti), Cantine Librandi (vino), Entopan (transizione ecologica e digitale), Fattoria della Piana (coltivazione di foraggi e agrumi), Lanificio Leo (tessile), Mangiatorella (imbottigliamento d’acqua), Olearia San Giorgio (olio), Omnia Energia (energia elettrica), Rubbettino (editoria), Terre del Gufo (vino). Tutti casi emblematici di come si possa fare impresa e avere successo nel rispetto dell’ambiente, dei lavoratori, dei fornitori, del territorio circostante, dei giovani e delle donne diventando preziosi punti di riferimento per la comunità allargata di riferimento. Un modo di produrre e distribuire ricchezza che può e deve diventare un modello diffuso per un Paese, come l’Italia, rispettato nel mondo per la bellezza e la bontà delle cose che produce.

Per Giovan Battista Percacciante, presidente Confindustria Cosenza, «questa iniziativa di Economy premia aziende che anche qui in Calabria hanno saputo distinguersi per la loro capacità di valorizzare le risorse del territorio con intelligenza, visione e rispetto dell’ambiente e delle persone. Il riconoscimento è andato ad eccellenze della Calabria che si sono impegnate sul piano dell’innovazione, della sostenibilità, dell’inclusione».

«Accelerare la transizione digitale e sostenibile delle PMI, aiuta a “compattare” e trainare lo sviluppo del tessuto imprenditoriale e del sistema economico nazionale nel suo complesso – ha spiegato Chiara Pollicina, Relationship Manager Sales PMI Sud, Sace – anche perché fa da export booster: quasi il 70% delle imprese che investe nella duplice transizione esporta anche sui mercati esteri, mentre quelle che puntano solo su uno dei due aspetti (innovazione o sostenibilità) esportano meno del 50%. Tenendo ben chiari questi punti, abbiamo messo al centro della nostra missione il supporto a tutte le realtà che fanno investimenti innovativi e green in Italia e ovviamente in Calabria. Chi investe in innovazione e digitalizzazione, infatti, rafforza la propria competitività e resilienza ed esporta di più e meglio».

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