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Emissioni degli impianti industriali : in vigore il nuovo decreto legislativo

Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto legislativo recante attuazione della direttiva comunitaria relativa alla limitazione delle emissioni nell’atmosfera di taluni inquinanti originati da impianti di combustione medi, nonché per il riordino del quadro normativo degli stabilimenti che producono emissioni nell’atmosfera.

Il provvedimento è entrato in vigore il 19 dicembre 2017.

Il testo prevede lo stralcio, richiesto da Confindustria, dell’intera Parte in cui erano presenti valori limite di emissione particolarmente critici e non traguardabili per le imprese. Inoltre, è stato aggiunto il riferimento alle migliori tecniche disponibili e alle specifiche sostanze pertinenti al ciclo produttivo nell’ambito delle future istruttorie autorizzative per gli stabilimenti.

Per quanto riguarda le emissioni odorigene, si estende la possibilità di prevedere misure di prevenzione e limitazione di tali emissioni anche alle singole autorizzazioni emesse dall’autorità competente. In aggiunta, è prevista una modifica attraverso l’integrazione di valori limite e prescrizioni in materia di emissioni odorigene, con valenza nazionale, anche sulla base degli indirizzi che verranno elaborati dal Coordinamento tra Ministero, regioni e autorità competenti.

Sono trattate anche le discipline delle attuali vigenti autorizzazioni e delle future.

Altro punto importante rimane il mantenimento dell’articolo in cui viene riscritto il comma in materia di modifica della classificazione di una sostanza o miscela. Infatti, si prevede che nel caso in cui, a seguito di una modifica della classificazione di una sostanza, un’attività rientri nel divieto di adesione alle autorizzazioni di carattere generale poiché fa uso di sostanze con determinate indicazioni di pericolo (H350, H340, H350i, H360D, H360F, H360FD, H360Df e H360Fd), il gestore deve, entro tre anni, presentare una domanda di autorizzazione ai sensi dell’articolo specifico.

Tale comma riguarda, tra le altre, la modifica di classificazione avvenuta per la formaldeide, ufficializzata il 1° gennaio 2016, e per le attività che ne fanno uso, le quali hanno tempo fino al 1° gennaio 2019 per adeguarsi.

Inoltre, si segnala che, in merito all’incertezza sul periodo transitorio necessario al fine di adeguarsi alle modifiche apportate dal suddetto decreto, Confindustria ha posto la questione ai competenti uffici del Ministero dell’Ambiente dai quali si è in attesa dei chiarimenti.

Per informazioni e necessità è possibile rivolgersi agli uffici della sede Territoriale di riferimento.

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