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Il credito d’imposta investimenti 4.0 si può riportare negli anni successivi

Il credito d’imposta maturato per interventi in beni strumentali nuovi, qualora non dovesse essere utilizzato interamente nel corso dell’anno corrente, potrà essere riportato ed utilizzato negli anni successivi.

La soluzione è stata fornita dall’Agenzia delle Entrate in occasione del Telefisco 2021.

Si tratta del credito introdotto dalla Legge di Bilancio per il 2020 e poi prorogata, con alcune modifiche, dalla Legge di Bilancio per il 2021.

A seconda della tipologia dell’investimento e dei casi, il credito può essere ripartito in cinque rate annuali, tre rate annuali ovvero utilizzato in unica soluzione.

Per molte imprese si poneva il problema del credito residuo, nel caso in cui non avessero potuto utilizzare tutta la rata del credito annuale, perché non era chiaro se fosse stato possibile riportare all’anno successivo l’importo maturato e non utilizzato.

Con una risposta all’annuale appuntamento con “Telefisco”, l’Agenzia delle Entrate ha finalmente confermato la possibilità di effettuare questo riporto, così da non perdere la parte di credito maturata e non utilizzata in compensazione nell’anno.

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