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La cerimonia premiazione del Premio Sila ’49 a Cosenza il 3 e 4 giugno

Il Premio Sila ’49, giunto alla sua IX edizione, patrocinato anche da Confindustria Cosenza, si svolgerà nel centro storico della città dei Bruzi (in piazza Arenella e alla Villa Vecchia) giovedì 3 e venerdì 4 giugno 2021.

La Giuria ha annunciato i vincitori.

Jonathan Bazzi con “Febbre” (Fandango) è il vincitore del Premio Letteratura. Stefano Mancuso, botanico, accademico e saggista, scienziato di prestigio mondiale e professore all’Università di Firenze, vince il Premio Economia e Società con il libro “La Nazione delle piante” (Laterza). Venerdì 4 giugno, alle 11, Stefano Mancuso parla del suo libro con lo storico dell’arte e accademico Tomaso Montanari.

Il Premio alla carriera quest’anno sarà attribuito all’attrice di teatro e cinema Anna Bonaiuto che giovedì 3 giugno alle 18, terrà una lectio magistralis dal titolo “Alla ricerca dell’attore perduto”.

La Cerimonia di Premiazione, condotta da Ritanna Armeni, avrà luogo venerdì 4 giugno, alle 18 all’Arenella, nel centro storco di Cosenza.

“Abbiamo atteso tanto e adesso ci ritroviamo a celebrare la fine dell’edizione 2020 nel bel mezzo del 2021. Ma non volevamo una premiazione online, la presenza, il pubblico, la connessione che si crea tra i premiati e le persone sono tutto per questa manifestazione. Abbiamo aspettato che la pandemia frenasse per dare alla città, a tutti, quello che ci si aspetta da noi: la cerimonia di premiazione, la lectio magistralis, le conversazioni fra grandi relatori. Una normalità che sembrava diventata impossibile da recuperare, e che invece finalmente ritroveremo. E siamo certi che sarà valsa la pena rimandare di qualche mese il nostro gran finale”.

Gemma Cestari, direttrice del Premio Sila ’49, annuncia così il ritorno (un po’ in ritardo a causa delle restrizioni anti-Covid) della manifestazione che ormai da nove anni anima la città di Cosenza. “Il centro storico in particolare – ci tiene a sottolineare Cestari – con il quale abbiamo un legame strettissimo e nel cuore del quale abbiamo voluto il nostro quartier generale, la sede della Fondazione Premio Sila”.  Anche quest’anno, infatti, tutti gli eventi legati alla conclusione dell’edizione 2020 avranno luogo nella città “vecchia”. “La lectio magistralis di Anna Bonaiuto e la cerimonia di premiazione all’Arenella – spiega la direttrice – la presentazione del libro vincitore del Premio Economia e Società, alla Villa Vecchia. Sono luoghi importanti, bellissimi, significativi che meritano attenzione, cura, meritano di essere vissuti”.

Il premio alla carriera dedicato ad Anna Bonaiuto è significativo.

“Una immensa artista che ci onorerà della sua presenza e che terrà una lectio magistralis dal titolo Alla ricerca dell’attore perduto, che immaginiamo dedicata alle difficoltà che il mondo del teatro (e della cultura in generale) sta affrontando in questo momento. E noi volevamo proprio questo – spiega Enzo Paolini, presidente della Fondazione Premio Sila – dare un segnale di vicinanza, di sostegno al mondo del teatro, del cinema, dell’arte e della cultura. Troppo poco è stato fatto per consentire che il patrimonio culturale italiano legato a questi ambiti cruciali non andasse perduto. Troppo tempo si è buttato, troppi posti di lavoro persi, troppe produzioni bruciate, interi progetti annullati, idee accantonate. Che peccato! Conteremo nei prossimi anni i danni che la pandemia, ma ancor più la gestione di questo particolare ambito, ha fatto e saranno danni non soltanto economici, perché la cultura dà da lavorare e da mangiare a tanti, ma soprattutto dà da sognare, pensare, riflettere a tutti. E allora il nostro premio è un premio alla persona, all’artista straordinaria, che da anni ci regala interpretazioni memorabili ma ha ancora tantissimo da dare a noi spettatori dal palco e sul set, è un premio all’attrice con all’attivo un David di Donatello e un Nastro d’Argento e tanti altri riconoscimenti, che ha lavorato con Luca Ronconi, Pupi Avati e Ferzan Ozpetek, Carlo Verdone e Paolo Sorrentino. Ma è anche un premio a un mondo che amiamo e che ci auguriamo possa rivivere un momento di splendore, dopo il buio che l’ha investito in questi 15 mesi assurdi e inaspettati. Il nostro Paese ha bisogno dei suoi artisti perché ci indichino una strada per superare questo momento difficile, solo l’arte e la cultura possono tirarci fuori da qui, dandoci la forza, la voglia, l’immaginazione per uscirne.”

Il Premio Sila ’49 oggi

Diretto da Gemma Cestari, il Premio Sila ’49 è promosso dalla Fondazione Premio Sila, ed è diviso in due sezioni: la sezione Letteratura e la sezione Economia e Società. La Giuria si riserva di anno in anno la facoltà di assegnare premi speciali alla carriera e all’opera complessiva di autori che abbiano un’attinenza significativa con i valori promossi dal Premio.

Il Premio è sostenuto dalla Banca BCC Mediocrati e da Arca Business Consulting, con il patrocinio della Provincia di Cosenza, del Comune di Cosenza, del Comune di Rende, di Confindustria Cosenza e dell’Aiop. È realizzato in collaborazione con la Libreria Ubik, la libreria Mondadori e la libreria Feltrinelli di Cosenza nella promozione della lettura e con la selezione di un comitato di lettori che ha orientato la Giuria per individuare la rosa dei cinque titoli della sezione Letteratura che concorrono al premio finale.

La giuria

Amedeo Di Maio – presidente (economista, Università L’Orientale di Napoli), Piero Bevilacqua (storico, Università La Sapienza), Francesco Maria Greco (ambasciatore), Renato Greco (magistrato), Romano Luperini (critico letterario, Università di Siena), Valerio Magrelli (poeta, traduttore, Università Roma Tre), Tomaso Montanari (storico dell’Arte, Università per Stranieri di Siena), Marta Petrusewicz (storica, Università della Calabria), Anna Salvo (scrittrice, Università della Calabria), Emanuele Trevi (scrittore e critico letterario), Massimo Veltri (ingegnere, Università della Calabria).

Il Premio Sila ’49, la storia

Nato nel 1949 a Cosenza, è uno dei più antichi premi letterari italiani. A presiedere la Giuria della prima edizione fu Leonida Répaci che lavorò alla costruzione di una giuria di altissimo valore intellettuale: Carlo Levi, Concetto Marchesi, Corrado Alvaro, Luigi Russo. Sin dal suo esordio il Premio Sila ha prodotto eventi significativi come la storica conferenza di Giacomo Debenedetti su Alfieri e quella di Carlo Muscetta su Padula. Nell’arco di molti decenni, il Sila ha coinvolto nelle sue Giurie varie personalità del mondo letterario, fra cui Giuseppe Ungaretti, Carlo Bo, Walter Pedullà, Geno Pampaloni, Angelo Guglielmi, Rosario Villari, Angelo Maria Ripellino, Enzo Siciliano, e ha contribuito alla scoperta di molti talenti: Luigi Malerba, Rossana Ombres, Franco Cordelli, Franco Basaglia, Vincenzo Cerami, Giuseppe Pontiggia, Vittorio Sermonti, Ottiero Ottieri, Leonardo Sciascia, Mario Tobino, Giorgio Bocca, Ignazio Silone, Michele Prisco.

Erede di un passato di considerevole valore intellettuale, il Premio è rinato nel 2012 con il nome di Premio Sila ’49 per riprendere le fila di un discorso interrotto. Oggi, come allora, si avverte la necessità di stimolare, valorizzare e ridisegnare le mappe della nostra storia letteraria con uno sguardo attento e sensibile che riaffermi il valore etico della cultura e l’esercizio dello spirito critico.

Nel maggio 2010, per iniziativa dell’avvocato Enzo Paolini, di Banca Carime nella persona del suo presidente Andrea Pisani Massamormile e dell’arcivescovo di Cosenza Mons. Salvatore Nunnari, è stata costituita la Fondazione Premio Sila allo scopo di far rinascere il premio che vide le sue ultime edizioni negli anni novanta.

Nelle prime otto edizioni, il Sila ’49 si è affermato per l’impegno a promuovere le opere di rilievo civile, l’analisi e la critica sociale. Tra i premiati ricordiamo Valeria Parrella, Alessandro Perissinotto, Sandro Bonvissuto, Giorgio Falco, Leonardo Colombati, Vitaliano Trevisan, Antonella Lattanzi, Francesca Melandri e Claudia Durastanti per la sezione letteratura; Roberta Carlini, Domenico Losurdo, Lucy Riall, Jean-Paul Fitoussi, John Davis, Chiara Saraceno, Jason Pine, Luciana Castellina, John Dikie, Vito Teti, Angelo D’Orsi, Donatella Di Cesare, Luigi Ferrajoli per le altre sezioni. Salvatore Settis, Stefano Rodotà, Carlo Ginzburg, Gustavo Zagrebelsky, Ferdinando Scianna e Giovanna Marini per i Premi alla carriera.

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