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Unindustria Calabria, Aldo Ferrara (in diretta dalla Rai): la programmazione 2021-2027 colmi i divari con azioni anticicliche ed espansive

Si è aperta la grande stagione della programmazione Por Calabria 2021-2027. Per il presidente di Unindustria Calabria, Aldo Ferrara, occorre avere l’idea di futuro lavorando a misure coerenti con lo sviluppo del territorio.

Ospite del TgR Calabria, dagli studi regionali della Rai, il numero uno degli industriali calabresi ha parlato di una grande opportunità che però va saputa cogliere, soprattutto in considerazione del fatto che “dal 2000 al 2020, con le ultime tre programmazioni del valore di 18 miliardi di euro, i divari territoriali non si sono colmati. I dati relativi a tasso di occupazione, disoccupazione, internazionalizzazione, reddito medio annuo e, soprattutto, al Pil sono diminuiti. Questo deve servire da monito: non bisogna solo spendere ma utilizzare bene le risorse, matchando le esigenze di sviluppo della regione con i vincoli e le condizionalità poste dall’Unione Europea”.

Per il presidente Ferrara “Unindustria Calabria ha le idee chiare. Serve un piano di politica economica che si muova su due direttrici: da una parte una azione anticiclica che preveda immediatamente una iniezione di liquidità al sistema, dall’altra una azione espansiva che punti al rafforzamento dei sistemi produttivi, in primis favorendo la trasformazione digitale con iniezione di risorse per infrastrutture e competenze digitali, ed alla stimolazione di investimenti provati e pubblici attuando anche un reshoring intelligente”.

Come ha avuto modo di ribadire ai Tavoli partenariali di lavoro “Calabria è futuro” convocati dalla presidente Santelli nella sede della Cittadella regionale, il presidente degli industriali ha sottolineato che “la nuova programmazione dei fondi comunitari, che vale 5 miliardi di euro, e che potrà agganciarsi ai residui della passata programmazione ed al Recovery Fund, non potrà prescindere dalla semplificazione, da una efficace gestione delle aree industriali, dall’alta velocità e dovrà puntare su diverse opportunità, tra cui il porto di Gioia Tauro e il ponte sullo Stretto”.

“Il futuro – ha concluso Ferrara – dipenderà da come le imprese sapranno fronteggiare la crisi ma soprattutto da una serie di condizioni esterne alle imprese. Servono segnali concreti e di una nuova attenzione alla Calabria. Noi siamo pronti a fare la nostra parte”.

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