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Conversione in Legge del Decreto Lavoro – Le misure

La legge di conversione del Decreto Lavoro (D.L. n. 48/2023) è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 3 luglio 2023.

Si riporta una sintesi delle misure molte delle quali confermano quanto già previsto dal decreto legge ed altre riguardano novità inserite in sede di  conversione in legge.

INCENTIVI ALLE ASSUNZIONI DI GIOVANI NEET

Per le nuove assunzioni, dal 1° giugno 2023 fino a fine anno, di giovani con meno di 30 anni NEET (ovvero che non lavorano e non sono inseriti in corsi di studi o di formazione) registrati al programma “Iniziativa Occupazione Giovani”, sono riconosciuti ai datori di lavoro incentivi pari al 60% della retribuzione mensile lorda imponibile ai fini previdenziali per 12 mesi. Questo incentivo è cumulabile con altri incentivi.

CONTRATTI A TERMINE

Il contratto a tempo determinato, oltre il periodo “acausale” di 12 mesi, potrà essere stipulato per:

  1. specifiche esigenze previste dai contratti collettivi (nazionali, territoriali, aziendali) stipulati dalle associazioni comparativamente più rappresentative sul piano nazionale, datoriali e sindacali, ovvero dalle RSA/RSU espressione di queste ultime;
  2. esclusivamente entro il 30/04/2024 ,ed in assenza di previsioni della contrattazione collettiva , per esigenze di natura tecnica, organizzativa o produttiva individuate dalle parti (non è stato previsto il passaggio presso commissioni di certificazione);
  3. esigenze sostitutive di altri lavoratori;
  4. la novità introdotta dalla legge di conversione, dispone che anche i rinnovi, e non solo le proroghe, saranno senza causali fino a 12 mesi. Naturalmente, per i rinnovi, c’è da fare un calcolo differente per il discorso  dei 12 mesi.

TAGLIO DI 4 PUNTI DEL CUNEO CONTRIBUTIVO

Da luglio 2023 si rafforza il taglio del cuneo contributivo di ulteriori 4 punti, un’una tantum di 5 mesi operativa tra luglio e novembre, destinata ai lavoratori con retribuzioni lorde fino a 35 mila euro. Il beneficio va ad aggiungersi all’attuale taglio di tre punti del cuneo per le retribuzioni fino a 15 mila euro. Per la fascia di retribuzione compresa tra 25 mila euro e 35 mila euro il beneficio dei 4 punti si va ad aggiungere all’attuale sconto di due punti.

DETASSAZIONE DI FESTIVI E NOTTURNI NEL SETTORE TURISMO

Ai dipendenti con reddito di importo non superiore a 40 mila euro (periodo di imposta 2022) nel settore turismo, ricettivo e termale, per il periodo che va dal 1° giugno 2023 al 21 settembre 2023, è riconosciuta una somma a titolo di trattamento integrativo speciale, che non concorre alla formazione del reddito, pari al 15% delle retribuzioni lorde corrisposte per il lavoro notturno e straordinario.

PROROGA DELLO SMART WORKING PER PRIVATO E PA

Il diritto allo smart working, scaduto al 30 giugno 2023, viene prorogato fino al 31 dicembre 2023 nel privato per:

  1. per i lavoratori che, in base all’accertamento del medico competente, risultino maggiormente esposti a rischio di contagio da Covid-19 in ragione dell’età o dell’immunodepressione derivante da patologie oncologiche o dallo svolgimento di terapie salvavita, o comunque da comorbilità (cosiddetti fragili). Il diritto in questione è, in ogni caso, riconosciuto a condizione che la modalità agile sia compatibile con le caratteristiche dell’attività lavorativa;
  2. per i genitori di minori di anni 14 a condizione che il lavoro agile sia compatibile con la natura della prestazione e che l’altro genitore non sia beneficiario di ammortizzatori sociali o non lavori. Il diritto è riconosciuto a condizione che la modalità agile sia compatibile con le caratteristiche dell’attività lavorativa.

La novità riguarda la proroga al 30 settembre 2023 del diritto al lavoro agile per i lavoratori privati e pubblici affetti da gravi patologie croniche con scarso compenso clinico e con particolare connotazione di gravità specificatamente individuate da vigente apposito  decreto ministeriale. Per questi lavoratori il diritto non è condizionato alla compatibilità delle mansioni con il lavoro agile anche eventualmente adibendo il lavoratore a diversa mansione compresa nella medesima categoria o area di inquadramento.

FRINGE BENEFIT FINO A 3000 EURO PER CHI HA FIGLI

Rimane a 3000 euro per tutto questo anno la soglia di fringe benefit esentasse per i lavoratori dipendenti con figli a carico. Sono esentasse fino a 3000 euro  anche le somme erogate o rimborsate per il pagamento delle utenze domestiche del servizio idrico integrato, dell’energia elettrica e del gas naturale. La novità della legge di conversione è che non di pagano tasse e contributi.

Altre disposizioni della legge di conversione riguardano le nuove disposizioni sul reddito di cittadinanza, le nuove disposizioni sull’alternanza scuola lavoro e le nuove disposizioni sulle coperture INAIL per studenti ed insegnanti.

Gli uffici della sede Territoriale di riferimento sono a disposizione per ogni chiarimento e supporto.

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